Diario di bordo: i miei 7 giorni alla Rafael Nadal Academy

Dal 2 al 9 luglio scorso probabilmente ho vissuto l'esperienza più bella della mia vita: diario di bordo dei miei 7 giorni alla Rafael Nadal Academy by Movistar

[tps_title]05/ 07: TRAMONTO[/tps_title]

Il 3° giorno ci si organizza più o meno come il primo, con sveglia al solito orario, colazione e allenamento, questa volta sul cemento, con riscaldamento e allenamenti su attacco, discesa a rete e chiusura del punto, più diverse partitelle a punti. Dopo la scorpacciata di tennis, si passa allo sport più amato, il calcio e la pallamano, in una versione più divertente. Dopo il pranzo e la consueta ricarica d’acqua e di energie, si torna in campo, tra il coperto e la terra rossa, per partite ad alto tasso emotivo: a fine camp, il migliore ha ricevuto la coppa.

IMG_1018

Dopo la consueta pausa, una nuova puntata di Building A Champion, quella più impressa e che mi ha colpito, che di fatto racconto entusiasta: dopo una seduta video di 30 minuti sulla storia di Andy Murray, ci rechiamo nella sala pilates, dove ci stendiamo su dei tappetini sulle note di una musica rilassante e sulle parole del maestro per rilassarci e distogliere la nostra mente dal presente. Lo stress e il tempo, in un batter d’occhio di 45 minuti erano volati: nel chiudere gli occhi sulle parole rilassanti del maestro inglese, ci ritrovammo catapultati in un altro mondo, che alla nostra mente sembrava fosse durato circa 5 minuti, ma in realtà quasi un’ora. Dopo l’episodio più spassoso e decisamente rilassante del summer camp, mi diressi a comprare un po’ di souvenir, prima di guardare un po’ di Roger nel suo giardino e cenare. Anche il terzo giorno, sotto la luce del tramonto, era andato via…

IMG_0967

0 comments
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbero interessarti...