Alexander Bublik: il nuovo zar kazako

Il tennista kazako, ma di origine russa, è uno dei giovani da tener d'occhio in questa prima parte di stagione. Dopo aver superato le qualificazioni agli Australian Open, si è reso protagonista della prima sorpresa del torneo con la vittoria su Lucas Pouille. Ora il 19enne punta a rompere il prima possibile la soglia della top 100.

Prima di lunedì in molti non conoscevano Alexander “Sasha” Bublik, tennista di Gatchina, Russia ma naturalizzato da qualche mese kazako. Numero 207 si sta facendo strada nel circuito grazie anche ad un 2016 eccezionale, dove grazie a ben 4 futures ed altri risultati di rilievo, come i quarti a Mosca, è riuscito a scalare 757 posizione e se fino ad un anno fa girovagava il mondo per giocare dei tornei in condizioni pietose, ora può competere sui grandi palcoscenici contro tennisti altrettanto straordinari.

TALENTO E TANTA FOLLIA – Se Bublik piace tanto al pubblico è proprio grazie al suo gioco imprevedibile e temerario, fatto di accelerazioni lungolinea e tante, forse troppe, smorzate, le quali mandano totalmente in confusione l’avversario. Proprio il suo gioco potente ed aggressivo gli ha permesso di battere molti tennisti di livelli, tra tutti anche Bautista-Agut, preso totalmente a pallate dal giovane kazako, anche se a volte il suo tennis è un’arma a doppio taglio, potrebbe garantire grosse vittorie ma anche pesanti sconfitte. A subire i colpi del nativo di Gatchina stavolta ci è finito il francese Pouille, il quale ha subito un netto 6-0 nel primo set, prima di perderle la partita in quattro parziali, anche se c’è da aggiungere che il match del transalpino è stato condizionato da un dolore all’alluce. Quello che però salta più all’occhio è la sua grande personalità e la sicurezza in campo,simile a quella di un 30enne con una valanga di esperienza alle spalle,intesa anche dal tatuaggio che ha sul suo avambraccio destro, una frase di Eminem: “always be a leader, not a follower”, ma in fondo Sasha ha solo 19 anni e sta muovendo i primi passi nel tour maggiore.

CAMBIO DI BANDIERA – Una notizie che ha particolarmente deluso i russi è stato il cambio di nazionalità del giovane Bublik, il quale con una foto su Instagram ha annunciato di aver scelto di competere per il Kazakistan a partire da quest’anno. Dunque i giovani Kachanov,  Medvedev e Rublev dovranno fare a meno di un futuro compagno di squadre, mentre se la ridono i kazaki Golubev e Kukushkin, consapevoli di avere un potenziale campione per il futuro assieme anche all’altro kazako Popko.

PROGRAMMI FUTURI – Dopo la sconfitta rimediata nel secondo turno degli Australian Open, contro Malek Jaziri, Bublik resterà in Australia dove a fine Gennaio prenderà parte ad un Challenger a Burnie, con entry list molto abbordabile per il kazako e potrebbe anche raggiungere un buon piazzamento. Successivamente si sposterà di pochi kilometri, a Launceston sempre in Tasmania ed anche lì il main draw non è proibitivo, con tanti giocatori fuori dalla top 200 ma c’è anche l’insidia Thompson, numero 76 al mondo.

UN ANNO DA RICORDARE – Il 2016 è stato l’anno della svolta per l’ex russo, il quale insieme a papà coach Stanislav ha conquistato 4 futures e tanti risultati soddisfacenti a livello Challenger e non solo: un paio di quarti di finale , dove fra tutti ha battuto anche l’ex top 100 Teymuraz Gabashvili ed ha anche sprecato alcune occasioni per andare oltre. Il torneo più rilevante è stato quello di Mosca, dove partendo dalle qualificazioni ha battuto tanti avversari di alta fascia, fra tutti anche Roberto Bautista-Agut, finalista la settimana prima a Shanghai, una vittoria che è stato come la rampa di lancia per il Bublik ma anche per il suo ranking, molto vicino alla top 200.

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