Aspettando Nick Kyrgios

C’è grande attesa per il match di domani tra il diciannovenne di Canberra e il n. 1 del mondo Rafael Nadal. Uno scontro forse improponibile per il grande Nick, che in questo Wimbledon sta vivendo la sua favola confermandosi come nuova stella del tennis mondiale.

C’è molta curiosità nel duello di domani dove si affronteranno Rafa Nadal e la sorpresa assoluta del torneo. Classe 1995, il più giovane nel cartellone di Wimbledon risponde al nome di Nick Kyrgios e si è detto convinto di rompere gli equilibri del torneo. Attualmente numero 144 ATP, con i punti del terzo turno è già a ridosso dei top-100 ma vuole salire ancora, senza più aspettare. Kyrgios, che sui social si muove con umiltà, in campo ha mostrato di possedere una certa personalità. Dopo aver inflitto duri colpi a Gasquet, comunque in leggera flessione, Kyrgios vuole tentare l’impossibile e battere il maiorchino. A parte il suo gioco di rilievo, quello che più colpisce della giovane promessa sono i nove matchpoint annullati al francese. Queste imprese di solito sono riservate ai fenomeni.

Ma chi è Nick Kyrgios? Approda da Canberra, è un esempio tipico di melting-pot australiano, per metà greco-australiano per l’altra malese. E se dobbiamo trovare un paragone, ricordiamo che le sue origine greche lo accomunano a Mark Philippoussis, l’ultimo finalista australiano di Wimbledon, battuto da Federer nel 2003. Da ragazzino amava e praticava il basket (anche se non ha mai giocato per le giovanili dell’Australia come in molti hanno riportato), ma già a sette anni aveva una racchetta in mano. Ha iniziato presto a fare sfracelli vincendo il tabellone under 18 dell’Australian Open – contro l’altro australo-greco Kokkinakis – e diventando numero 1 del ranking giovanile. Prima di quest’anno, non aveva mai passato due turni consecutivi in uno Slam, ma dopo l’ultima sfida sull’erba del torneo londinese ha fatto capire anche agli appassionati meno attenti, oltre che agli scommettitori d’assalto, quali siano le sue potenzialità.

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L’australiano è incredulo per aver raggiunto il quarto turno a Wimbledon a 19 anni e afferma: “Sono sopraffatto dalla felicità. È un grande traguardo. Punterò sempre più in alto da ora in poi. Non avrei mai pensato di giocare a Wimbledon contro Nadal in ottavi a 19 anni. Pensavo ci sarebbero voluti anni e anni di lavoro per avere un’opportunità del genere. Pensare che lo farò fra due giorni è incredibile. Andrò a giocare il mio gioco, davanti a una grande folla che cercherò di portare dalla mia parte nel corso del match. Sarà davvero emozionante.”

Le sue armi? Un servizio devastante e un dritto incisivo e profondo, anche grazie all’altezza (193 centimetri). “Il servizio mi potrà dare una mano. Fisicamente sono un po’ dolorante, ma penso sia normale.” – conclude. Domani sfiderà un mostro sacro del tennis come Rafa Nadal, finalmente scrollatosi di dosso i due anni orribili sull’erba londinese. Il pronostico sembra chiuso ma meglio non distrarsi, del resto Kyrgios ha chiarito qual è il suo obiettivo: “Non ho nulla da perdere, tutto è possibile: gioco per diventare il numero 1 del mondo”. In molti scommettono che non si tratti affatto di presunzione. Secondo Gasquet, può entrare tranquillamente tra i top-5 e vincere i tornei del Grande Slam. E, vada come vada, la sfida attirerà molta attenzione su di sé per capire se finalmente sono arrivati i ricambi dei “big four”, in un tennis sempre più vecchio, pieno di giovani che non riescono a emergere.

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