Due anni fa la tennista svizzera Timea Bacsinszky precipitò in un periodo molto buio grazie ad una serie di infortuni, addirittura abbandonò il tennis e per dedicarsi ad un lavoro a tempo pieno in un hotel. Nel 2015 si è rilanciata ed è rinata, tennisticamente e personalmente, diventando una delle giocatrici più temute e raggiungendo la semifinale al Roland Garros.
Mentre nella sua vita avveniva un cambiamento decisivo – che però non ha mai attenuato la sua sete di successo – Timea ha svolto perfettamente il suo dovere di donna e di tennista ritrovando nuove e importanti prospettive.
“Non so se davvero questo cambio mi abbia aiutato con il dritto e il rovescio, ma mi ha fatto capire che cosa è l’umiltà, perchè ci sono molte persone al mondo che lavorano in ristoranti, alberghi, cucine, che rifanno i nostri letti negli hotel,” – dice Bacsinszky – “e forse quando giochi a tennis e hai tutto a tua disposizione non ti accorgi veramente di quante persone lavorino per noi, puliscano le nostre camere o ti servano una buona colazione. Non parlo, ovviamente, solo di tennisti. Ci sono molti altri sportivi che forse non si rendono conto di avere abbastanza soldi da potersi permettere di mangiare al ristorante. Ho imparato che cos’è stare dall’altra parte. Ai miei colleghi non ho mai detto che giocavo a tennis“.
Quando lei ha fatto finalmente ritorno in campo la sua storia è entrata nel cuore di tutti gli svizzeri rendendola una specie di nuovo idolo elvetico nel tennis femminile, dopo l’exploit giovanile di Martina Hingis. Dal suo ritorno al Roland Garros 2013, Bacsinszky ha collezionato ben 106 vittorie, scalando quasi 200 posizioni in classifica. Riconoscendo che bastava poco per diventare una giocatrice davvero forte (viste le sue pennellate in campo), il suo allenatore Dimitri Zavialoff si è focalizzato invece sul lato mentale del gioco, chiedendole carica e motivazione, la chiave del suo tennis.
“Sono tornata a giocare a tennis dopo aver lavorato su me stessa. Anche se mi sono resa conto che il lavoro mi ha soddisfatto abbastanza e forse è qualcosa che ho intenzione di fare anche dopo, perchè anche lì esiste competizione. Cercavo di pulire le piastre più veloce dei miei colleghi e cose del genere. Sono competitiva di nascita, non ci posso fare niente“.
Questa brama di successo è stata fin dall’inizio chiara agli occhi di tutti durante la sua travolgente cavalcata all’Open di Francia culminata con il raggiungimento delle semifinali. Non essendo mai andata oltre il terzo turno di un torneo del Grande Slam, la Bacsinszky ha scalato molte posizioni prima di soccombere alla numero uno del mondo Serena Williams.
Sono relativamente pochi i punti da difendere nel corso dei mesi estivi, e la 26enne è pronta ora a fare il passo successivo: dalla posizione numero 15 (la più alta raggiunta in carriera) all’entrata in top ten. E dopo le sue gesta eroiche al Roland Garros, chissà che anche all’All-England Club non ci faccia di nuovo sognare.