BERNARD TOMIC, 21 ANNI E TANTE INCERTEZZE

Bernard Tomic, al quale vanno i migliori auguri per il ventunesimo compleanno, festeggiato due giorni fa, vive un periodo decisamente negativo, frutto di una serie di circostanze. Ripercorriamo la sua storia.

Bernard Tomic nasce a Stoccarda, in Germania, il 21 Ottobre del 1992 e all’età di tre anni si trasferisce in Australia, dove comincerà a giocare a tennis a sette anni, allenato dal padre. Esordisce tra gli Juniores nel 2006 e in tre anni conquista Australian Open, nel 2008, e US Open, nel 2009. Il debutto vero e proprio nel circuito maggiore avviene nel 2009, grazie ad una wild-card concessagli dagli organizzatori del torneo di Brisbane, ma viene eliminato al primo turno. Tomic usufruisce di una wild-card anche all’Australian Open, quando al primo turno elimina Potito Starace, prima di uscire con Gilles Muller. Nonostante le sconfitte, si vede che la classe non manca e i paragoni si sprecano: “Il nuovo Federer”, “Sulle orme di Hewitt” sono alcuni dei titoli che gli vengono riservati, ma il giovane Tomic deve fare ancora molta strada, soprattutto a livello di concentrazione mentale. L’exploit avviene a Wimbledon, nel 2011, quando, superate le qualificazioni, Tomic elimina in rapida successione Nikolay Davidenko, Igor Andreev, Robin Soderling e Xavier Malisse, approdando ai quarti.

Bernard e Novak dopo una seduta di allenamento Bernard e Novak dopo una seduta di allenamento

L’ostacolo è Novak Djokovic e il giovane australiano scende in campo con addosso troppa pressione e crolla letteralmente nel primo set. Tuttavia, da campione, la reazione è veemente e Tomic si aggiudica il secondo set e si porta avanti di un break anche nel terzo. Djokovic sembra in difficoltà, la faccia del serbo è quella delle brutte giornate, ma Tomic soffre di “braccino” e Nole riesce a rientrare in partita, vincendo terzo e quarto set, approdando in semifinale di quel torneo che poi vincerà.

Tomic, di lì a poco, sparirà dalla circolazione a grandi livelli, piombando nell’anonimato, prima di tornare in auge con la vittoria a Brisbane, quest’anno. Tuttavia, dopo un primo mese di stagione giocato alla grande, Bernard Tomic torna quello dello scorso anno e comincia ad inanellare una serie di sconfitte brucianti, inaspettate, contro giocatori decisamente inferiori a lui. Ultima della serie di delusioni è stata la sconfitta in tre set contro il russo Mikhail Youzhny, con l’australiano che si è ritirato sotto 4-1 nel terzo e decisivo parziale. Un comportamento che non è piaciuto, ma che rispecchia alla perfezione il momento di grandissima difficoltà che sta passando Tomic, sia dal punto di vista dei risultati, sia da quello psicologico.

Obiettivamente, è un peccato vedere il giovane australiano così in crisi di risultati, perché dopo quello che aveva fatto intravedere nel 2011, ci si poteva e doveva aspettare molto di più. Nonostante tutto, dal punto di vista puramente tennistico, Tomic è la migliore speranza tra i giovani. Gran servizio e ottimi fondamentali lo rendono un tennista in grado di mettere in difficoltà qualsiasi tipo di giocatore, compresi i top 10. Il problema dell’australiano, purtroppo, è sempre stato quello mentale, visto che non riesce a dare continuità ai suoi risultati, oltre ad essersi reso protagonista di numerose storie di gossip, apparendo sui giornali più per le patenti ritirate ed i limiti di velocità non rispettati che per i risultati ottenuti… C’è chi dice che il suo problema sia il padre-padrone che si porta in giro in tutti i tornei, ma, premettendo che probabilmente non è una figura che dà sicurezza al figlio, non è quello il limite di Tomic.

Bernard Tomic in azione a Wimbledon nel 2011

Guardiamo la data di nascita di questo ragazzo, al quale vanno gli auguri per il compleanno, festeggiato due giorni fa. Tomic, infatti, è nato il 21/10/1992. Eh si, 1992… Quanti tennisti a ventuno anni erano già continui ed in alto in classifica? Pochi, obiettivamente. Se prendiamo come esempio il polacco Janowicz, elogiato nei giorni post-Wimbledon per la semifinale ottenuta, notiamo due anni in meno per l’australiano. Il vero problema di Tomic è che non è ancora pronto per grandi livelli, data forse l’età, ma con i risultati ottenuti a soli 19 anni, molti si aspettavano l’esplosione già da un po’ di tempo, che invece non è arrivata. Lasciamo a Tomic ancora un paio di anni e poi vedremo se sarà effettivamente una “promessa mancata” oppure no. I numeri ci sono, quindi sarei pronto a scommettere sull’esplosione di questo giocatore, ma nel tennis non tutto è così scontato. Staremo a vedere, ma la sensazione è che sia ancora troppo presto. Tuttavia, essendoci i numeri, probabilmente sentiremo parlare di lui anche per i successi ottenuti, non solo per le macchine distrutte e le patenti ritirate.

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