Più di Nadal e Djokovic, David Ferrer questa settimana ha stabilito un altro record, primo giocatore spagnolo ad aver disputato 1000 incontri in carriera, traguardo ancora lontano per il numero 1 del mondo e per il ‘re della terra’ fermi rispettivamente a quota 879 e 964 ma entrambi avranno tempo per entrare in questa speciale graduatoria e scrivere nuovamente la storia. In questa speciale classifica sono presenti giocatori del calibro di Connors, Federer, Agassi ed il grande McEnroe. Con la sconfitta nei quarti di finale in Olanda contro il lussemburghese Gilles Muller, il valenciano ha ritoccato il suo record, segnando quota 1.001 partite giocate da professionista.
STATISTICHE – In queste 1.001 partite il 34enne spagnolo ha conquistato ben 679 vittorie e subito 322 sconfitte. Negli slam vanta 190 partecipazioni con un record di 137 successi a fronte di soli 53 insucessi, nei Master 100 è a quota 282 match disputati con uno score più equilibrato, 176 vittorie-106 sconfitte, ed ha raggiunto ben 51 finali in carriera, uscendone vincitore in 26 occasioni. Queste tantissime partite giocate sono la prova indelebile del massimo impegno e della grande serietà dimostrata da “Ferru” nel corso degli anni all’interno del circuito.
INFORTUNI E BRUTTE PRESTAZIONI – Di certo non si aspettava un inizio di stagione così negativo il 34enne spagnole, tanti infortuni hanno condizionato gran parte della sua stagione e lo hanno costretto a saltare tornei da lui molto amati, come Monte Carlo. L’uscita al terzo turno a Roma è costata la top 10 al veterano spagnolo, il quale non usciva dai primi dieci giocatori al mondo da ben 6 anni. Tante sono state le eliminazioni inaspettate subite dal numero 14 del mondo, come quella patita per mano di Lucas Pouille a Miami o quella contro Dolgopolov ad Acapulco dove difendeva il titolo, ma quella più dolorosa è stata sicuramente contro Marchenko a Doha all’esordio .Per ora quest’anno è ancora a quota 0 tornei conquistati ed altrettante finali raggiunte, l’unica nota positiva è il quarto di finale raggiunto in Australia ad inizio anno, da lì però vari infortuni hanno impedito al valenciano di esprimere il suo miglior tennis sulla superficie che più lo esalta, la terra.