Solo poche settimane fa, il mondo tennistico è stato deliziato da una bella sorpresa: il dominicano Victor Estrella Burgos, 34 anni, vincendo l’Atp 250 di Quito è diventato il più anziano tennista nell’era Open a trionfare per la prima volta in un torneo ATP: sconfitto l’esperto Feliciano Lopez, numero uno del seeding, in tre set molto travagliati.
Ma che cosa c’è dietro un exploit così tardivo? Sicuramente tanta esperienza accumulata negli anni tra Futures e Challenger vintie tanto lavoro, soprattutto per un tennista come lui, mai fuori dalle righe e molto scolastico dal punto di vista tattico. Sarebbe sbagliatissimo pensare che la vittoria in Ecuador sia stata semplicemente un caso, infatti lo scorso anno già si palesavano i primi segnali di maturità tennistica: prima partecipazione in tutti e quattro gli slam (primo turno a Melbourne, Parigi e Londra e uno straordinario terzo turno a New York, sconfitto da Raonic), semifinale a Bogotà e alle ATP World Tour Finals nella categoria Challenger.
Quello che molti non sanno è che il record stabilito da “Viti” (così lo chiamano parenti e amici) è uno dei più incredibili mai visti: in un tennis che sta diventando sempre più fisico, il piccolo dominicano è riuscito a ritagliarsi il suo piccolo spazio di gloria. Prima di lui solo Pancho Gonzales riuscì a fare meglio: a 41 anni e 4 mesi vinse il suo primo torneo, ma secondo i criteri di valutazione ATP non sarebbe valido, dal momento che tutti i tornei, compresi quelli del Grande Slam, erano dedicati a giocatori non professionisti. Perciò eccoci, la storia è servita: Estrella Burgos supera i primati di Wayne Arthurs (trionfatore per la prima volta a 33 anni e 11 mesi) e Tom Gullikson (33 anni e 10 mesi) e si assicura un posto sugli scaffali dei record ATP.
Il piccolo grande Victor non si è fermato qui: oltre al record personale ha anche scritto la storia del suo paese, infatti è il primo dominicano ad aver vinto un titolo nel circuito ATP. Prima di lui nessuno ci è mai riuscito e così ora è un autentico idolo in patria e prima di essere acclamato come non mai al ritorno a Santiago de Los Caballeros, al momento della premiazione a Quito non è riuscito a trattenere la commozione e ha urlato a squarciagola: “Viva Repùblica Dominicana!“. Tutto l’amore possibile verso la sua terra natia prima di un altro urlo liberatorio. Un bel grazie a Victor Estrella Burgos, che incarna a pieno i valori di questo straordinario sport.