Novak Djokovic finalmente torna in campo: con un tweet il serbo ha annunciato la partecipazione agli Australian Open dopo sei mesi di stop, con il ritiro a Wimbledon contro Berdych a segnare la sua ultima partita del 2017.
Finally back in the land down under. I feel ready! Idemo!! #AusOpenpic.twitter.com/HFvpn3U5I1
— Novak Djokovic (@DjokerNole) 7 gennaio 2018
LE NOVITA’ – Djokovic approda a Melbourne carico di novità: un nuovo staff con Stepanek e Agassi, la seconda figlia (dopo Stephan infatti a settembre è nata Tara) e soprattutto una posizione in classifica non degna del suo talento (attualmente è infatti il numero 14 del mondo). Il tennista di Belgrado è carico in vista del suo rientro e siamo pronti a scommettere che se il gomito sarà a posto, lotterà al massimo e impiegherà poco tempo per rientrare nei fab four (con Murray però ancora assente) e dar vita a grandi duelli con Federer e Nadal.
DOVE ERAVAMO RIMASTI – Il 2017 del serbo è stato tutto da dimenticare: dopo il ben augurante successo su Murray in finale a Doha, Djokovic è uscito di scena al secondo turno dell’Australian Open per mano di Istomin cominciando a palesare i primi problemi fisici che poi lo attanaglieranno per tutta la stagione. Partecipa poi a Indian Wells collezionando una sconfitta agli ottavi di finale contro Kyrgios e salta Miami per concentrarsi meglio sulla stagione sulla terra rossa europea. Approdato a Montecarlo però, esce ai quarti di finale contro Goffin, mentre sembra rinascere a Madrid e Roma dove arriva rispettivamente in semifinale e finale. Tutto fa preludere al meglio per il Roland Garros, ma Djokovic rimedia una brutta sconfitta nei quarti contro Thiem (molto pesante il 6-0 del terzo set) e vola a Wimbledon con i favori del pronostici dopo l’affermazione sull’erba di Eastbourne. A Londra prosegue la sua maledizione degli slam nel 2017 ed esce ancora prematuramente ai quarti di finale ritirandosi contro Berdych. La stagione del serbo termina qui, costretto a fermarsi per guarire al 100% dal problema al gomito.
LA CARRIERA – Escludendo il 2017, gli ultimi anni di Novak Djokovic sono sempre stati vincenti e il suo palmares parla da solo: 6 Australian Open, 1 Roland Garros, 3 Wimbledon e 2 US Open per un totale di 12 slam (quarto posto nella classifica all-time), aggiungendo poi una Coppa Davis e 5 titoli di Maestro nelle ATP World Tour Finals. E’ uno degli otto tennisti ad essere riuscito nell’impresa di centrare il Career Grand Slam, sfiorando il Grande Slam nel 2011 con il solo Roland Garros a sfuggirgli. E’ stato inoltre numero uno mondiale per ben 223 settimane, di cui 122 consecutive ed è considerato da tutti uno dei più grandi tennisti della storia.
I PROBLEMI – Le ultime due stagioni sono state condizionate da alti e bassi: prima i presunti problemi (poi smentiti) con la moglie che lo turbavano in campo facendogli perdere sempre la calma, poi il cambio di staff con l’allontanamento dello storico coach Vajda per rimpiazzarlo con il guru José Imaz Ruiz. La nascita del figlio inoltre ha minato gli obiettivi di Novak che ha vacillato sulle priorità della vita dichiarando più volte che il tennis non era più al primo posto. Dopo aver vinto tutto ed essere però uscito dalla top ten, il serbo ha voglia come non mai di tornare al vertice del tennis.
COSA ASPETTARCI – L’importante è che Nole stia bene per il bene del tennis: un tale campione ha ancora tanto da dare a questo sport e con Federer e Nadal tornati in forma, i duelli tra questi campioni infiammeranno sicuramente i campi di tutto il mondo. Djokovic, che in carriera ha già comunque vinto tutto, punterà a tornare il più in fretta possibile numero uno al mondo perchè i predestinati hanno la vittoria che scorre nel sangue e il serbo è in astinenza da troppo tempo. Australia, preparati, il cannibale di vittorie ha fame!
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