Karolina Pliskova e le sue sorelle

Karolina e Kristina Pliskova, Petra Kvitova e Lucie Safarova sono solo alcuni dei nomi di una scuola tennistica, quella Ceca, in grado non solo di lanciare ogni anno talenti sul palcoscenico internazionale ma anche di ottenere ottimi risultati. Con la Pliskova attuale N°1 e la 17enne Marketa Vondrousova in rampa di lancio e pronta a ripetere il percorso vincente delle sue connazionali, si può ritenere il movimento tennistico Ceco come uno dei più interessanti della storia?

Il 17 Luglio Karolina Pliskova è diventata la tennista N.1 della Classifica WTA, succedendo alla tedesca Angelique Kerber, un primato, quello della 25enne di Louny, frutto certamente di meriti propri ma dipeso anche da molti fattori a suo favore, come l’assenza dell’americana Serena Williams, che ritroveremo in campo solo nel 2018, le difficoltà a riemergere di Maria Sharapova e di Vika Azarenka dopo un lungo stop ed infine i risultati altalenanti delle sue più dirette avversarie e concorrenti al trono, Simona Halep fra tutte. Uno degli aspetti più interessanti di questo primato è il fatto che Karolina è in vetta senza aver vinto neanche uno Slam ed è riuscita in una sorta di impresa che in passato aveva visto fallire la sua connazionale Petra Kvitova, che di Slam ne ha vinti 2 (Wimbledon), oltre a molti titoli WTA che però le hanno regalato “solo” il N°2 della Classifica.

Karolina Pliskova con il trofeo di N°1 della Classifica WTA.
Karolina Pliskova con il trofeo di N°1 della Classifica WTA.

Lasciando però da parte una potenziale analisi ed un confronto più specifico fra le due tenniste, riguardo le loro prestazioni in campo, le avversarie ed il loro gioco, un dato di fatto è certo, la Pliskova si può ritenere la principale rappresentante del tennis femminile Ceco, più in generale il fiore all’occhiello di un movimento che ha avuto inizio nel nuovo millennio, sotto la classica e generica definizione di “nuovo vento dell’Est“, una corrente che ha visto sbocciare tenniste che sono diventate protagoniste di questi ultimi 15 anni di storia di questo sport.

Questa nuova iniezione di talenti nel circuito, di cui la Russia è stata con molta probabilità la nazione guida, non è da considerarsi come sorta di miracolo sportivo improvviso ed inaspettato, questo perché la ancora unita Repubblica Cecoslovacca, qualche decennio fa, poteva vantare tra le sue fila tenniste che hanno scritto pagine importanti del tennis mondiale, da Jana Novotna ad Helena Sukova, da Hana Mandlikova fino alla giocatrice che dominò la classifica WTA per 10 lunghi anni a partire dal 1976, quella Martina Navratilova ritenuta da molti come tra le tenniste più forti di tutti i tempi.

Martina Navratilova, degna rappresentante della vecchia Repubblica Cecoslovacca
Martina Navratilova, degna rappresentante della vecchia Repubblica Cecoslovacca.

Volendo indicare con esattezza un momento preciso in cui questa scuola si è definitivamente rivelata e consacrata al mondo del tennis, si può indicare nel 2011 l’anno della svolta, non solo per il meritato successo in Fed Cup contro la corazzata Russa, la prima dopo la dissoluzione della Cecoslovacchia, ma anche per l’affermazione in campo internazionale, come accennavamo prima, di Petra Kvitova, l’allora punta di diamante di una squadra che, dopo aver fatto incetta di titoli nello stesso anno, era ritenuta da tutti l’indiscutibile futura regina del Ranking WTA e la dominatrice assoluta del tennis femminile. Alcuni infortuni, i meriti delle sue avversarie e il brutto episodio che l’ha vista coinvolta il 20 Dicembre 2016, ossia la rapina in casa e l’accoltellamento, hanno frenato certamente la sua corsa che è però ripresa nel corso di quest’anno e merita di essere seguita con attenzione, soprattutto perché Petra ha già dimostrato di non aver perso neanche un briciolo del suo grande talento.

Petra Kvitova e la sua prima affermazione a Wimbledon nel 2011.
Petra Kvitova e la sua prima affermazione a Wimbledon nel 2011.

Tornando per un attimo alla Fed Cup, quello del 2011 è solo il primo di una sequenza di successi della squadra Ceca, un ciclo spezzato dalla nazionale italiana nel 2013 e dagli USA quest’anno. In ogni caso quella competizione, molto spesso sottovalutata in quanto non redditizia dal punto di vista del punteggio per il Ranking, ha permesso a molte giocatrici di mettersi in evidenza e soprattutto crescere all’ombra delle più brave, dietro alla Kvitova sono emerse infatti Lucie Safarova e Barbora Strycova prima e Karolina Pliskova poi, determinante nelle vittorie degli ultimi anni, soprattutto nel 2015, anno in cui sfondò il varco della Top 10.

Il fatto che Karolina sarebbe arrivata al vertice era chiaro sin dal 2010 quando di lei e della sorella gemella Kristina si parlava già molto nell’ambiente, entrambe infatti avevano vinto uno Slam Junior ciascuno, rispettivamente gli Australian Open e Wimbledon. Due anni dopo, posizionate al N°140 (Karolina) e al N°162 (Kristina) era ormai chiaro che la crescita sarebbe stata molto rapida e che entrambe sarebbero diventate a breve le nuove frecce dell’arco della Repubblica Ceca del futuro, una previsione certamente presa in pieno per l’attuale N°1, parzialmente per Kristina.

Le gemelle Pliskova, futuro del tennis Ceco.
Le gemelle Pliskova, futuro del tennis Ceco.

Tornando ad oggi e dando uno sguardo alla Classifica WTA, sono ben 8 le tenniste ceche a comparire fra le prime 100 della classifica, un plotone numeroso che dimostra, semmai ve ne fosse stato bisogno, la bontà di una scuola che riesce a sfornare talenti con assoluta regolarità. Oltre alla “capoclasse” e alla Kvitova attualmente N°14, troviamo infatti la Strycova al N°23, la Safarova al N°36, Kristina Pliskova al N°40, la Siniakova al N°41, la Vondrousova al N°67 ed infine Denisa Allertova al N°89.

Per concludere l’analisi, è giusto e doveroso spendere due parole sulla tennista che per molti rappresenta la speranza del tennis ceco del futuro, ossia la diciassettenne Marketa Vondrousova che nell’aprile di quest’anno si è portata a casa il torneo WTA di Biel inanellando vittorie una dietro l’altra e senza perdere neanche un set, partendo tra l’altro dalle qualificazioni. Grazie ad una fruttuosa e lunga esperienza da doppista, che le ha regalato due titoli Slam da Juniores a Melbourne e a Parigi, Marketa, che, come scuola Ceca impone, predilige la “bordata”, mostra già una perfetta visione di gioco che non solo le consente di variare molto i suoi schemi di gioco ma è in grado di mettere in difficoltà le avversarie incapaci a rispondere in modo efficace.

Con una giovane N°1 in vetta, la Kvitova in ripresa, una truppa di tenniste di ottimo livello e qualche giovane speranza, si può affermare con certezza che il futuro del tennis Ceco femminile è in ottime mani. Pronti a scommetterci su?

La 17enne Marketa Vondrousova guida la truppa dei nuovi talenti.
La 17enne Marketa Vondrousova guida la truppa dei nuovi talenti.
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