La tenacia di Federico Gaio

Si dice che il talento naturale sia la dote più importante per gli sportivi professionisti. Un atleta privo di innate caratteristiche tecniche, secondo alcuni, non può avere una carriera di alto livello. Falsità. Quello che più conta è l’abnegazione, la voglia di allenarsi ogni giorno con la corretta intensità e allontanare i fantasmi suscitati dalla monotonia degli esercizi. Queste leggi non scritte del tennis Federico Gaio le ha capite sin dalla prima volta che è sceso in campo. E negli ultimi giorni – grazie alle prime vittorie ATP della carriera, su Joao Souza e Gerald Melzer – anche i più distratti si sono accorti che la forza di volontà è più importante della sensibilità di polso.

 

CARRIERA GIOVANILE – Per il 24enne di Faenza tutto è iniziato all’età di cinque anni, perché faceva compagnia a sua madre che aveva cominciato a prendere delle lezioni. Il piccolo Federico si appassiona. Al punto che da adolescente si trasferisce al Centro Tecnico Federale di Tirrenia. Poco dopo anche il suo nome giunge sotto la luce dei riflettori: vince insieme ad Alessandro Colella il doppio dell’Orange Bowl e sfiora il titolo nella cinquantesima edizione del Bonfiglio.

 

DOTI TECNICHE – Gaio il meglio di sé lo dà a rete. Le sue volée difficilmente non chiudono il punto. Il discorso cambia quando è al servizio, ma in questo caso una precisazione è doverosa. Un po’ di tempo fa, insieme al suo coach Giancarlo Palumbo, ha deciso di cambiare la battuta. Quindi gli servirà un periodo di adattamento per trovare l’automatismo giusto. Con il rovescio a una mano gioca spesso il passante incrociato: per maggiori informazioni chiedere Gerald Melzer, che ne ha subiti un paio nel tiebreak dell’ultimo set. Il dritto è solido.

 

TURNING POINT – Cosa succederà a Gaio dopo gli ultimi ottimi risultati ottenuti a Quito? Innanzitutto bisognerà pensare al prossimo avversario, l’esperto Victor Estrella Burgos. Un match decisamente alla portata del nostro connazionale. Invece, l’obiettivo deve essere l’ingresso in Top 100. Se ci riuscisse sarebbe la prima volta per lui. Sarà in grado di farlo? Il suo impegno non mancherà. Questa è l’unica certezza.

 

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