Ebbene è accaduto: il giovane tennista di Carrara, Lorenzo Musetti – 17 anni appena compiuti – è diventato, il 10 giugno 2019, il nuovo numero 1 del mondo a livello juniores, a discapito dell’ex numero 1 taiwanese Tseng, il quale ha abbandonato da tempo la carriera junior per giocare tornei challenger e itf. Ad incidere nella scalata del ranking mondiale, sono stati i prestigiosi risultati raggiunti dal carrarese, a partire dalla finale dello Us Open del 2018 persa contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild – 1-6, 6-2, 2-6 il punteggio – ma soprattutto la vittoria centrata quest’anno all’Australian Open contro l’americano Emilio Nava – salvando peraltro un match point – per 4-6, 6-2, 7-6 (14-12).
Dopo il trionfo di Melbourne, in un’intervista Musetti ha dichiarato di voler intraprendere il circuito professionista con le wild card messe a disposizione dalla federazione italiana e magari di vincere un challenger entro fine anno. Il carrarese però, subito dopo tale asserzione, è stato prontamente redarguito dal suo coach Simone Tartarini, il quale ha cercato di farlo rimanere con i piedi per terra. Non perché Musetti non sia in grado di vincere un torneo challenger, ma poiché è necessario che il ragazzo non si proietti troppo oltre: in Italia negli ultimi anni abbiamo avuto l’esempio di Gianluigi Quinzi, vincitore nel 2013 del torneo di Wimbledon Juniores, che nel corso degli anni si è smarrito, complice anche una serie di infortuni. E quando le aspettative non vengono rispettate, i risultati non arrivano, tanto è vero che lo stesso Quinzi orbita oggi intorno alla posizione numero 250 Atp.
Tornando a Musetti, determinante è la crescita del ragazzo: il carrarese si allena nello Junior Tennis San Benedetto, al Centro Federale di Tirrenia, nonché nell’ Accademia di “the Coach” Patrick Mouratoglu, nella quale si allena anche un certo greco, Stefanos Tsitsipas. Lorenzo è anche seguito dall’ex numero 25 Atp Filippo Volandri – di cui si celebra ancora oggi la magica vittoria a Roma contro Roger Federer, avvenuta nel maggio 2007. Il ragazzo quindi, avvalendosi delle collaborazioni di Volandri, Tartarini e Mouratoglu, è in ottime mani, in quanto tutti e tre prediligono lo spirito di sacrificio piuttosto che il semplice talento. Ma è anche vero che Musetti non è numero 1 per caso e che di talento da vendere ne abbia: il ragazzo infatti è dotato di un ottimo diritto, di un rovescio ad una mano che alterna tra slice e top, ma soprattutto di un braccio molto delicato: volèe, drop-shot, tweener, che illuminano gli occhi attoniti degli spettatori.
Sfruttando gli inviti messi a disposizione dalla Federazione, Musetti gioca il challenger di Bergamo e due tornei Itf a Trento e Santa Margherita di Pula, dove raccoglie appena una vittoria su 4 partite. La svolta però avviene l’1 aprile 2019: nel torneo di Sophia-Antipolis, grazie ad un invito della Mouratoglu Academy, vince il suo primo incontro a livello challenger, battendo al primo turno l’egiziano Karim-Mohamed Maamoun, n 463 della classifica mondiale col punteggio di 3-6, 6-1, 6-2. Diventa così il primo giocatore nato nel 2002 a vincere un match a questo livello e, badate bene, che non è un “pesce d’aprile”. La vittoria gli garantisce i primi 3 punti Atp grazie ai quali, l’8 aprile, fa il suo ingresso nella classifica mondiale, alla posizione n 582 Atp. Successivamente gioca i Challenger di Barletta e Francavilla, raggiungendo in entrambi i tornei gli ottavi di finale.
Nel torneo di prequalificazione per gli Internazionali Bnl d’Italia, arriva in semifinale, dove si incontra con il futuro astro nascente del tennis italiano, Jannik Sinner, perdendo un match molto tirato per 6-7(5), 7-6(6), 6-3, in quella che potrebbe diventare una futura rivalità a livello mondiale. Sinner sicuramente vanta rispetto a Musetti maggiore esperienza a livello di circuito maggiore, con la vittoria del Challenger di Bergamo e di 2 Itf a Trento e Santa Margherita di Pula, ma nonostante ciò, l’incontro è stato molto equilibrato, tanto che lo stesso carrarese ha avuto anche un match point. La sconfitta però impartita dall’altoatesino garantisce comunque a Musetti la possibilità di giocare il torneo di qualificazione di Roma, dove perde al primo turno dal norvegese Casper Ruud.
Al Roland Garros, Musetti viene sconfitto al terzo turno dall’ungherese Makk in quello che può essere considerato l’ultimo match giocato a livello juniores dal carrarese. Percorso che si è concluso perfettamente con il raggiungimento del primo posto della classifica mondiale Juniores di questa settimana.
La settimana prossima, Musetti giocherà il challenger di Parma, esordendo al primo turno contro il numero 425 Atp Jacopo Berrettini, fratello di Matteo. Match sulla carta non semplice, data la maggiore esperienza di Jacopo, ma Musetti ha iniziato ad intraprendere una strada che lo metterà di fronte ad avversari sempre più ostici.
Per il tipo di gioco, Musetti è più adatto a superfici veloci: sicuramente, quello che sorprende nel giovane carrarese è la sua capacità di giocare con grandissima facilità colpi in contro balzo sia di diritto che di rovescio. Il servizio è assai preciso, anche se va migliorata la velocità della prima, nonché la pesantezza dei colpi, ancora non sufficiente per giocare ad altissimi livelli. Non dimentichiamoci però che stiamo parlando di un ragazzo che ha appena compiuto 17 primavere ed ha quindi tutto il tempo di crescere senza la pressione di essere la promessa di cui tutti parlano. Lui e Sinner, oltre che i già ormai affermati Berrettini e Sonego, rappresentano le speranze del tennis italiano, con l’obiettivo nel quinquennio (2021-2025) di riuscire a portare al grande evento delle Atp Finals che si giocheranno a Torino, almeno due giocatori italiani.
Tuttavia, è ancora presto per parlare di questo argomento, data la giovane età di Musetti. In questo momento possiamo soltanto fare i più sinceri complimenti al tennista carrarese per il risultato raggiunto, augurandogli un domani ancora migliore, perché “the best has yes to come”.
Donato Marrese
0 comments
Auguri per un lungo percorso tennistico,fatto ditanti successi.
Aspettando quei giovani terribili ci godiamo Berrettini
Non fatelo bruciare come Quinzi per cortesia…
Niente di particolare