Il 15 Novembre del 1997, nasceva a New York Paula Badosa Gibert, giovane tennista di talento che ha tutte le carte in regola per essere considerata insieme a Garbiñe Muguruza, la nuova stella del tennis spagnolo. Ieri la vittoria del Roland Garros Junior contro la russa Anna Kalinskaya per 6-3 6-3 in un’ora e 9 minuti, diventando la seconda spagnola dopo Lurdes Dominguez Lino a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro Juniores dello Slam Parigino. L’iberica ha fatto valere il maggiore carattere ed esperienza acquisita durante i tre tornei Wta disputati in stagione.
Sempre aggressiva la Badosa , capace di tenere un ritmo superiore di fronte alla Kalinskaya, che in semifinale aveva sconfitto CiCi Bellis, la grande speranza statunitense. “Era una buona prova per lei dopo le vittorie nel circuito Wta. Già lo scorso anno la portai con me in Fed Cup per le sue qualità ” ha dichiarato Conchita Martinez. Un 2015 fino ad ora da sogno per la giovane dal doppio passaporto, chiamata a fine anno a scegliere con quale nazionalità disputare Fed Cup e giochi Olimpici, come è accaduto anche a Garbine Muguruza.
Ciò che la contraddistingue, a dispetto del luogo dove si è formata, la Spagna, è sicuramente il fatto di riuscire a esprimere un grande tennis anche su campi veloci. Non a caso le due finali ITF raggiunte, di cui una vinta a Sant Jordi, si sono disputate sul duro.
Paula Badosa senza dubbio rappresenta la rivelazione del torneo Premier Mandatory di Miami, uno dei più importanti del circuito, dopo gli Slam. Insignita di una Wild Card da parte degli organizzatori, per altro molto vicini alle nuove generazioni, la spagnola ha vinto per la prima volta due match a livello Wta, sconfiggendo con grande autorità la cinese Saisai Zheng con il punteggio di 6-1 7-5.
“È stato un match molto buono. Ero molto motivata e sono davvero felice ora. Non me lo aspettavo, credevo che avessi giocato solo un turno per fare esperienza” ha dichiarato l’iberica al termine del match di secondo turno.
A 17 anni e da n.419 del ranking mondiale (con un best ranking di n.366), la giovane iberica si è spinta fino al terzo turno, eliminando la n.89 delle classifiche Cetkovska e la n.75 Zheng. A tutti gli effetti l’allieva di Xavier Budò sta seguendo le orme della connazionale Muguruza, che nel 2012 grazie ad una Wild Card, riuscì a raggiungere gli ottavi di finale del Sony Open Tennis, sconfiggendo tra le altre anche Flavia Pennetta. Con la nativa di Caracas, Paula condivide proprio lo stile di gioco, basato sulla potenza e su colpi definitivi, come il suo idolo Maria Sharapova.
Poco importa se la sua corsa si è fermata agli ottavi al cospetto della n.14 Wta Karolina Pliskova. La Badosa ha dimostrato a 17 anni di cosa è capace, apparendo agli occhi di tutti come una delle stelle più luminose del futuro. Dicevamo un 2015 da favola grazie anche all’ingresso nel tabellone principale del torneo di casa “Mutua Madrid Open”. Peccato per l’infortunio patito che l’ha costretta al ritiro contro Sara Errani. Resta comunque il buon torneo giocato dall’iberica, che da ora prenderà parte solo a tornei Wta per migliorare ulteriormente la sua classifica.
Attuale n.270 del Mondo, Paula ha dichiarato a Tennis Topic: “È l’ultimo torneo che gioco come Juniores. Avevo in mente di giocare a Wimbledon, ma voglio migliorare il mio ranking WTA. Ho giocato solo tre tornei quest’anno. Il mio sogno è di poter entrare nella qualificazioni degli Australian Open. L’intenzione è anche quella di provarci anche in America, anche se è più complicato”. Chissà se a settembre la vedremo giocarsi un posto per il tabellone principale agli US Open, l’unica cosa certa è che la Badosa di strada ne farà e come.