Un tennista mediocre e, probabilmente, travolto dagli infortuni. E’ arrivato ad essere al massimo numero 146 del mondo, vantando un secondo turno al Roland Garros e due titoli Challenger in doppio, ma è salito alla ribalta grazie alla sua filosofia strana ma – a quanto pare – efficace e da quando è all’interno della squadra del numero 2 del mondo Nole Djokovic.
AMORE, PACE E ABBRACCI – Lo spagnolo ha un’accademia di tennis nel paradiso di Marbella, sulla costa mediterranea vicino a Malaga. La filosofia della scuola è ‘Amor Y Paz’ (Amore e Pace): questi due fattori, secondo Imaz, sono i principali da avere con sé quando si fa tennis, ma non solo. All’interno dell’academy si effettuano anche processi di meditazione e si ricreano situazioni mentali attraverso lunghi abbracci. Tutto molto strano a primo impatto, eppure pare funzionare. Il sito ufficiale della scuola recita: “la nostra filosofia è basata sul credo che attraverso l’Amore ognuno possa scoprire la vera felicità. Perciò, con questo in testa, proviamo ad applicarlo al nostro modo di insegnare tennis. Il nostro obiettivo è quello di aiutare a migliorare il tennis di un atleta attraverso lavoro tecnico, tattico e fisico. Ma diamo assoluta priorità alla persona e non al ‘giocatore’. Ciò significa che non trattiamo i giocatori come prodotti“.
“DJOKOVIC? UNA BOTTIGLIA INESAURIBILE” – L’idea è chiarissima. Ma questo può funzionare anche ad altissimi livelli? Il famoso quotidiano spagnolo Mundo Deportivo ha investigato sulla figura di Pepe Imaz e sulla sua presunta linea di pensiero, intervistandolo. E lui si definisce un “essere umano divino, meraviglioso, che prova a ritrovare il divino che è in noi. Noi non siamo altro che esseri umani che provano a crescere“. E sul rapporto con Djokovic: “Abbiamo iniziato a parlare grazie a suo fratello Marko, che voleva arrivare ai suoi livelli e non ce l’ha fatta, così è caduto in due anni di depressione. E’ venuto da noi e in cinque giorni si notava già qualche miglioramento, così Novak si è interessato e siamo diventati amici, lui è come una bottiglia che non si esaurisce mai, ha molta passione e rispetto.”
BORIS E PEPE, NIENTE ARMONIA? – Pepe conosce e ha a che fare con Djokovic da circa due anni ma è da poco ufficialmente nel suo staff e c’è chi dice che sia lui la causa del divorzio tra Nole e Boris Becker. Pare che il tedesco gli abbia addirittura posto un ultimatum, in quanto non riusciva a lavorare con Imaz a fianco: “Queste illazioni sono maleodoranti” – dice lui – “Sta a Novak stabilire se uno esclude l’altro: siamo abituati a ragionare in maniera egoistica, ma se questo porta stress e depressione, non bisogna alimentare l’ego. Conosco Boris, è stato un regalo lavorare con lui. Se Djokovic prende decisioni personali, non sono nessuno per giudicarle. Io e Boris avevamo una relazione armonica, lui è un buon essere umano: quando impari a conoscerlo diventa fantastico.”
PEPE, CHE FASCINO – Insomma, dalle dichiarazioni dello spagnolo l’attrito sembrerebbe l’ultima cosa presente tra lui e Becker. Chissà che non siano davvero illazioni, ma dalle sue parole, un fondo di verità non è da escludersi. Sappiamo quanto Novak Djokovic sia affascinato dai percorsi spirituali, perciò è plausibile una sua ammirazione per la filosofia di Pepe Imaz, che potrebbe seguirlo molto nei prossimi mesi. I fans del serbo, sui social, non sono contenti nè della rottura con Becker nè della presenza di Imaz nel suo staff e hanno addirittura lanciato una petizione su change.org per escluderlo dalle sue sessioni di allenamento. Insomma, un personaggio strano, saggio e, a quanto pare, in grado di utilizzare tecniche efficaci: a tutto tondo, Pepe Imaz.