A Parigi di certo, non sono mancate le sorprese. Dopo il forfait del n.3 del mondo Rafa Nadal a causa dellintervento di appendicite che ha anticipato al 3 di Novembre, nell’ultimo torneo della stagione prima delle Atp Finals sono usciti nomi illustri come Stan Wawrinka, Grigor Dimitrov, il neo-finalista a Basilea, il belga Goffin, per non parlare del nostro solito Fognini che ha perso contro il n. 176 del mondo, tale Lucas Pouille.
Il parigino classe 94 si è imposto infatti su Fabio Fognini con un doppio 7-6 vincendo per la prima volta contro un top 20 e suscitando la curiosità del mondo del tennis.
Il giovane Lucas, che entra prepotentemente fra le nuove promesse tennistiche affiancandosi allaustriaco Thiem e al croato neo-giustiziere di Nadal, Borna Coric, è di origini finlandesi da parte di madre e ha cominciato a giocare a tennis alletà di otto anni.
E diplomato e i suoi hobbies includono lo shopping, la moda e le uscite con gli amici o la famiglia. La sua pagina Facebook è alquanto scarna, e questo ci dice quanto tempo dedichi agli allenamenti. Ora si allena con la Federazione francese e nei match disputati a Parigi si è fatto apprezzare per la solidità da fondocampo, in particolare sul diritto e per lefficacia del servizio.
Proveniente dalle qualificazioni, dove aveva già battuto Janko Nieninem, nel Main Draw ha eliminato prima il gigante croato Ivo Karlovic annientandone agevolmente il servizio-bomba e poi Fabio Fognini, mantenendo la giusta freddezza nei punti importanti.
Il giovane francese ha quindi affrontato per gli ottavi di finale niente di meno che Roger Federer sul centrale del Palais Omnisport di Bercy.
Il doppio 6-4 la dice lunga su di lui, che poco più che ventenne si è trovato a scontrarsi col suo idolo di sempre. In unintervista rilasciata al giornale lEquipe prima della partita ha detto È un sogno giocare con Federer sul centrale! Anche se ho già vinto i due match precedenti, sono molto teso. È fantastico poterlo affrontare, Federer è il mio idolo dinfanzia e anche adesso; tuttavia, giocherò con lambizione di vincere. Una volta sceso in campo, non sarà più il mio idolo bensì il mio avversario.
Sui colleghi francesi, dice che non c’è un giocatore in particolare che rappresenti per lui un punto di riferimento, anche se dabitudine si allena a Parigi con Paul-Henri Mathieu e Nicolas Mahut. Ma non ha un modello a cui ispirarsi. Ultimamente però, dice di essersi sentito spesso Michel Llodra, che gli ha dato molti consigli per la settimana del torneo.
Il Roland Garros è, da buon francese, il major che preferisce e che sogna di vincere. Al secondo posto, se dovesse scegliere, metterebbe l’Australian Open, di cui apprezza l’atmosfera e il calore del pubblico.
Per quanto riguarda limminente finale di Davis contro la Svizzera, purtroppo il giovane familiarizza con il nemico! Infatti Lucas non ha vergogna nel confessare che il collega con cui ha maggiore intesa nel circuito è Stan Wawrinka: Ci alleniamo spesso insieme e restiamo sempre in contatto.
Lucas ha fatto anche da sparring partner a Federer lo scorso gennaio agli Australian Open. Con due partner del calibro di Stan the man e Federer la scalata alla classifica Atp non sembra più una meta lontana. Riguardo agli obiettivi per il futuro dice: Vedremo fra qualche mese. Ora sono in fiducia, se poi sarà un fallimento vorrà dire che mi ero sbagliato sui miei progressi. In ogni caso, questa settimana a Bercy mi servirà moltissimo per affrontare al meglio i prossimi impegni.