Speciale Aus Open: Tomas Berdych, l’eterno incompiuto

In Australia Tomas Berdych ha conquistato la sua quinta semifinale Slam, grazie alla bella vittoria su Rafa Nadal. Oggi ha ceduto in quattro set ad Andy Murray, incappando nei suoi soliti black out caratteriali, quelli che in questi anni gli hanno impedito di raggiungere traguardi consoni al suo talento.
Alla soglia dei trent’anni il ceco riuscirà a portare a casa un titolo Slam?

Tomas Berdych è un bel ragazzone di 1,96 nato a  Valašské Mezi?í?í, città della Repubblica Ceca situata nella regione di Zlín. A Melbourne, battendo Rafa Nadal in tre set senza storia, ha conquistato la sua quinta semifinale Slam, non una sorpresa, dato che il ceco è abituato agli appuntamenti importanti. In carriera, oltre al mallorchino (sconfitto a Melbourne per la quarta volta in carriera), ha portato a casa anche gli scalpi illustri di Federer e Djokovic. Lo svizzero lo ha battutto addirittura a Wimbledon, vittoria che gli permise di raggiungere quella che fino ad ora resta la sua unica finale slam: una vittoria nel tempio del tennis, è un desiderio che Tomas non ha mai nascosto, consapevole che il suo gioco sull’erba viaggia veloce.

Diventato professionista nel 2002, raggiunge il suo best ranking undici anni dopo, issandosi sino alla posizione n.5 del mondo e dimostrando negli anni capacità e costanza per meritarsi una stabile permanenza nella top ten mondiale. E’ dotato di un servizio potente e preciso, di fondamentali importanti, accompagnati da una pesantezza di palla che specie sulle superfici veloci rendono il suo gioco ostico per qualsiasi avversario. Peccato che troppo spesso in carriera abbia buttato all’aria match già vinti, scivolando ad un passo dal traguardo, nonostante capacità tecniche eccellenti.

I suoi limiti risiedono in una certa miopia tattica, che negli anni lo ha portato ad avere un gioco troppo prevedibile per gli avversari, nella scarsa capacità ad adattare il suo tennis al cambiamento delle condizioni climatiche e soprattutto in cali di attenzione e black out caratteriali, che gli sono costati anche la semifinale australiana persa contro Andy Murray.

Proprio questi accorgimenti  gli hanno impedito di imitare le imprese di Wawrinka e Del Potro e portare a casa un torneo dello Slam, traguardo certamente non impossibile per un tennista dotato del suo braccio.
A settembre compirà 30 anni, l’età della maturità, e pare convolerà a nozze con la modella Ester Satorova, la bellissima fidanzata che gli è accanto dal 2012. Ha smesso di infrangere il cuore delle colleghe (vedi Lucie Safarova) e di giocare con l’inseparabile cappellino, se smettesse anche di incappare nei suoi soliti passaggi a vuoto, forse, potrebbe togliersi la nomea di eterno incompiuto.
Il suo nuovo coach, Daniel Vallverdu, è fiducioso e vede Tomas ormai pronto a vincere un titolo Major: “lui ha il livello, la volontà e ora anche il giusto atteggiamento per farcela” .
Avrà ragione?

Lorenza Paolucci

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