Il tennis olandese è sempre stato sinonimo di fantasia, estro e potenza: Tallon Griekspoor, invece, è solido e molto forte da fondo campo. Alla scoperta del nuovo gioiello arancione, la speranza di un popolo intero.
Il 1996, anno del trionfo a Wimbledon di Richard Kraijcek, è ormai un ricordo lontano. Così come il 2005, data in cui Robin Haase fu sconfitto nel torneo juniores sull’erba dell’All England Club da Jérémy Chardy. A parte qualche alto e basso, il tennis olandese da quel momento in poi non ha gioito in maniera così notevole, ma ieri è arrivata una scossa non indifferente: lo sconosciuto – fino a ieri – Tallon Griekspoor ha camminato sui resti di un Wawrinka agli sgoccioli e si è conquistato il secondo turno a Rotterdam.
Un impresa vera e propria, per uno che aveva raggiunto al massimo la posizione numero 232 in carriera. Classe 1996, nato ad Haarlem e cresciuto sulle superfici veloci, ieri sera ha dimostrato tutto ciò di cui è capace: un servizio affidabile, un bellissimo dritto e una buona mobilità da fondo campo. Certo, va considerato che il Wawrinka di ieri non era nemmeno comparabile a quello dello scorso anno, ma è comunque un’impresa straordinaria, considerato che Griekspoor non aveva mai sconfitto un giocatore fra i primi cento del mondo. Ora ha addirittura battuto uno dei primi venti. Non male.
E ora il derby con Robin Haase, il migliore match possibile per il pubblico di casa, in programma domani sera. E udite, udite, Griekspoor vincendo potrebbe conquistare un indimenticabile quarto di finale contro Roger Federer (ammesso che il numero 2 del mondo sconfigga Kohlschreiber al secondo turno). Da wild card, Tallon è pronto a sorprendere tutti e a diventare il nuovo idolo del suo paese.