Si è parlato parecchio nei giorni scorsi di come il tennis maschile e femminile manchi di un vero e proprio ricambio generazionale. Si parla spesso di mancanza di talento, di colpi veloci, stile e quant’altro, ma soprattutto, si è parlato di mancanza di personalità. Oggi vi raccontiamo la storia di una tennista che ai più non dirà nulla di speciale, infatti non ha raccolto fino ad ora gran che in fatto di allori, tuttavia si tratta di una ragazza giovane alla quale non possiamo sicuramente obiettare di non avere carisma e personalità.
Tara Moore, tennista nata ad Honk Kong ma naturalizzata Inglese, viene alla luce il 6 agosto 1992. Augurandole buon compleanno vi facciamo conoscere un po’ meglio questa ragazza.
Tara comincia a giocare a tennis all’età di sette anni, impugnando la racchetta con la mano destra e spingendo il rovescio con l’impugnatura bimane. Al contrario delle tenniste più blasonate, fatta eccezione per la piccola Aga, non vanta un fisico come quello di Serena Williams e nemmeno di Sharapova e compagnia.
Tara è alta poco più di 1.60 per 65 chili di peso. Comincia la sua avventura nel tennis che conta prendendo parte alla Bollettieri Academy nel 2002, raggiungendo il suo picco massimo arrivando ai quarti di finale di Wimbledon Juniores nel 2010, venendo eliminata dalla connazionale Laura Robson.
Attualmente partecipa prevalentemente al circuito ITF, occupando la posizione numero 361 del ranking mondiale. Nella sua breve carriera, ancora in corso ovviamente, ha portato a casa un prize money complessivo di più di 200.000 dollari, vincendo nel circuito minore 6 tornei da 10.000 dollari e 1 da 25.000, facendo capire che la sua superficie più congeniale sia il cemento, a dispetto del suo fisico minuto, vincendo 6 titoli dei sette conquistati proprio sulla superficie.
E’ passata nelle prime pagine dei quotidiani per un attacco indiretto a Serena Williams, twittando durante il match della campionessa americana con la Bacsinszky: “Non solo Serena è una delle migliori giocatrici di tutti i tempi, è anche una delle migliori attrici!”, aggiungendo poi un Ashtag non troppo velato “#Patetica”, ritwittando poi “Non tolgo il fatto che Serena sia straordinaria ma se ti senti malata fermati! Può essere pericoloso! Bacsinszky sta giocando in maniera straordinaria!”.
Durante questo siparietto da social network è intervenuta proprio la connazionale Robson scrivendo: “Non sono convinta che l’hashatag ‘patetica’ può essere applicata a una delle migliori giocatrici di tutti i tempi”. Aggiungendo anche lei un Ashtag “pro Serena” #19Slam a testimonianza della leggenda dell’americana. Nonostante tutto la risposta di Tara non si è fatta attendere per nulla ed ancora una volta il carisma della ragazza è venuto fuori, difendendo a spada tratta la sua coetanea svizzera: “”Io penso che si stia portando via qualche cosa dall’altra giocatrice. Il tennis si basa sulla sportività, la gente sa che è malata, non ha bisogno di recitare. Probabilmente Serena vincerà questo match con o senza febbre! Ma Timea è stata straordinaria! E ancora, tutti si stanno focalizzando su Serena!”.
Insomma, non proprio una ragazza che china la testa di fronte a qualcuno di più blasonato e talentuoso di lei. Sicuramente non è l’astro nascente che il tennis sta cercando come erede alla corona, tuttavia crediamo che sia un esempio di come ogni sportivo dovrebbe prendere il tennis. Con sportività e voglia di combattere.
Rinnoviamo gli auguri a Tara e l’aspettiamo in qualche torneo molto più importante di quelli a cui sta partecipando e chissà, magari, proprio in un primo turno a Wimbledon contro l’attuale regina del WTA.