Nessuno l’avrebbe immaginato che il primo classe 2000 a vincere un titolo ATP sarebbe stato un brasiliano nativo di Marechal Candido Rondon. Nessuno o quasi, perché il più forte giocatore del 2000, dati alla mano, è Felix Auger Aliassime, numero 20 del mondo e già capace di giocare 5 finali Atp, perdendole però tutte.
Thiago Seyboth Wild, 20 anni da compiere tra pochi giorni, ha tolto al canadese quello che sembrava dovesse essere un futuro primato e nonostante le due sole vittorie al livello Atp fino allo scorso lunedì, si è aggiudicato il torneo 250 di Santiago.
Un cammino che lo ha visto battere Bagnis, Londero, Garin (ritiratosi dopo aver perso il primo set), Olivo e in finale Casper Ruud. Certo non era un torneo che presentava ai nastri di partenza il meglio del tennis mondiale, data la concomitanza con due Atp 500, ma comunque una manifestazione di tutto rispetto con diversi specialisti del rosso. Un titolo a nemmeno 20 anni, un sogno che diventa realtà.
“Questo è un risultato incredibile, qualcosa che ho sempre sognato. Devo prendere il meglio di questa settimana e continuare così per tutta la stagione”.
Questo risultato lo porta a ridosso dei primi 100, al numero 113 per l’esattezza. Molto vicino alle posizioni del ranking che significano accesso diretto ai tabelloni slam. Thiago, che noi appassionati del tennis italiano conosciamo perché non più tardi di un anno e mezzo fa sconfisse il nostro Lorenzo Musetti nella finale dello Us open junior, non è più di tanto sorpreso per questo titolo. Del resto già la settimana prima aveva giocato molto bene a Rio De Janeiro, battendo Davidovich Fokina ed arrendendosi al tie-break del terzo a Coric. Una sconfitta non senza rimpianti per le diverse palle break sciupate sul finire del match.
“Partita dopo partita mi sentivo meglio in campo. Quando sono arrivato in finale avevo bisogno di giocare come se fosse soltanto un altro match”
La finale è stata probabilmente la partita giocata meglio in assoluto. Soprattutto perché di fronte aveva un giocatore “caldo” che aveva appena vinto un torneo e che sarà probabilmente protagonista del rosso dei prossimi mesi. 75 46 63 il punteggio finale. Una partita dove il teenager brasiliano ha messo in mostra un tennis molto potente. La chiave del match? Il servizio: 17 ace e soprattutto nel terzo set un rendimento clamoroso. Solo tre punti persi alla battuta mettendo a segno 8 ace. Nessuna possibilità per Ruud di conquistare il break. Una volta perso il servizio in apertura di terzo set la partita è sostanzialmente finita.
Questa vittoria proietta il giovane brasiliano al secondo posto della Race to Milan, dietro ad Auger Aliassime e certamente sarà uno dei protagonisti delle Nextgen Atp Finals tra qualche mese.
“Cosa significherebbe esserci a Milano? Per me sarebbe come qualificarsi per le Atp Finals”
Insomma un obiettivo vero e proprio per questo ragazzo che da sempre ha come idolo Rafael Nadal: “Ammiro la sua passione. Il modo in cui gioca e sta in campo. Combatte su ogni punto, è semplicemente fantastico. Se potessi realizzare il 20% di quello che ha fatto lui in carriera sarebbe bellissimo.”
Come dargli torto, d’altronde il 20% del palmares di Nadal sarebbe (al momento) di circa 4 slam, 7 Master 1000 e una ventina di tornei. Glielo auguriamo. La strada è ancora molto lunga, ma il tempo è dalla sua parte. Di certo c’è da scommettere che possa diventare un ottimo giocatore, soprattutto sulla terra battuta, e che possa scalare il ranking in tempi abbastanza rapidi. Ora però c’è da festeggiare il compleanno tra pochi giorni .
“Volerò in Australia per la coppa Davis. Il mio compleanno è il 10, tornerò a casa il 9. Farò festa”
Festeggiamenti tra un settimana quindi, anche se il regalo di compleanno è arrivato in leggero anticipo.