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viel Glück Sabine!

Finalista a Wimbledon nel 2013. Detentrice del record per il servizio più veloce in ambito femminile. Sì, ci sarebbero tante altre cose da dire ma non vogliamo dilungarci; stiamo parlando di Sabine Lisicki, 28enne tedesca che da un paio d’anni a questa parte ha abbandonato le prime pagine dei giornali a causa di un infortunio, ma sta lentamente tentando di ritornare a pieno ritmo nel circuito Wta. 

Andiamo però con calma, senza perderci neppure una tappa; come ha fatto Lisicki a chiudere il 2018 alla posizione 201 del ranking, lei che in passato è stata numero 12 del mondo e capace di spingersi in fondo in molti tornei, anche importanti?

Torniamo dunque indietro fino a inizio 2016, quando Sabine si appresta ad iniziare l’anno con una classifica piuttosto positiva, che la vede nelle prime 35. La stagione però non ha minimamente intenzione di sorriderle, tanto che la tennista di Troisdorf comincia a perdere parecchi match, rimediando anche sconfitte particolarmente amare e precipitando nel ranking. Come si suol dire, la teutonica riesce a “tenere in piedi la baracca” ed evita il disastro, chiudendo comunque l’anno nelle prime 100. Purtroppo, come in molti temevano, una stagione del genere non è frutto del caso, anzi i nodi vengono subito al pettine e risultano essere particolarmente gravi per Lisicki, che salta completamente la prima parte del 2017 a causa di un infortunio alla spalla. Il lavoro di recupero svolto in Florida le permette di tornare in campo, ma Sabine disputa appena sei tornei e, oltre a perdere parecchie posizioni nel ranking, anche dal punto di vista emotivo la situazione non è delle migliori. Emblematica, ahi noi, l’ultima partita dell’anno, in quel di Limoges, dove, dopo aver vinto il primo set, la tedesca è costretta al ritiro. Si chiude così un’annata non particolarmente entusiasmante. [fncvideo id=87453 autoplay=false]

I dubbi alla vigilia del 2018, dove praticamente è tutto da rifare, non sono pochi ma la stagione parte piuttosto bene, con la nativa di Troisdorf che raggiunge la semifinale a Taipei e si garantisce la possibilità di prendere parte alle qualificazioni di tutti i tornei. Il suo tennis ovviamente non viene mai messo in discussione, tanto che molte delle sue vittime sono Top 100, ma il capitolo infortuni non può ancora considerarsi chiuso; non a caso Lisicki è costretta a stare lontana dai campi per circa tre mesi e mezzo. Purtroppo neanche il ritorno alle competizioni si rivela troppo positivo, anzi i match vinti da Wimbledon fino a fine stagione risultano essere appena tre.

L’ultimo torneo della stagione al quale Sabine prende parte, ormai convinta di andare incontro ad un’ennesima delusione e ad un’altra stagione da buttare via, è Taipei. A sorpresa, invece, Lisicki vince all’esordio e poi continua a vincere ancora, e ancora, fino a raggiungere la finale, dopo aver brillantemente sconfitto in rimonta Vitalia Diatchenko nel penultimo atto del torneo, in quello che probabilmente è stato il suo miglior match in stagione. In finale, la seconda forza del seeding Khumkhum non le lascia scampo, ma la tedesca esce comunque da questo torneo con ben 61 piazze guadagnate nel ranking, che la riportano ad un passo dalla Top 200, e soprattutto con una dose di fiducia non indifferente ed un senso di appagamento di tutto il duro lavoro. È da qui che deve ripartire Sabine; è da qui che bisogna ricostruire la prossima stagione ma anche il futuro. 

Il meglio potrebbe già essere andato, ma a 28 anni non è assolutamente il caso di arrendersi. 

L’impressione è che la prossima stagione possa essere un crocevia fondamentale poiché, se da un lato Lisicki è relativamente giovane, dall’altro gli anni passano inevitabilmente per tutti e bazzicare lontano dalle piazze che sono state “casa” nei migliori anni della sua carriera è piuttosto frustrante. Non dimentichiamo che la tennista tedesca è stata Top 15 ed ha vinto quattro tornei in carriera, raggiungendo tra l’altro la finale a Wimbledon sia in singolare che in doppio. Insomma, non stiamo parlando dell’ultima arrivata bensì di una giocatrice esperta che sa adattare il suo gioco alle diverse superfici e che se l’è giocata per diversi anni con le migliori del mondo. [embedcontent src=”instagram” url=”https://www.instagram.com/p/BqsRVaRDQQ8/?utm_source=ig_web_copy_link”]

Come dichiarato in una recente intervista, il suo principale obiettivo è giocare le qualificazioni degli Australian Open a gennaio e la speranza è che proprio da lì possa cominciare la risalita di Sabine. Nel frattempo, la teutonica si gode le meritate vacanze ma a breve ricomincerà ad allenarsi sotto i vigili occhi di papà Richard e di coach Guillaume Peyre, ai quali spetta l’arduo compito di rivitalizzare un talento del genere e non lasciare che vada sprecato. Ce la farà Lisicki? Noi ovviamente ci auguriamo di sì e perciò, l’unica cosa che possiamo fare in attesa che prenda il via la prossima stagione, è mandarle un virtuale viel Glück Sabine!

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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