Roland Garros, atto finale. Halep ed Ostapenko hanno meritato completamente questo storico traguardo e la ferrea volontà di affermarsi si fonda su diverse ma altrettanto valide motivazioni: la rumena vuole conquistare il suo primo Slam e balzare in testa alle classifiche, la lettone mira a diventare la prima tennista della sua nazione a conquistare un Major.
INDICAZIONI DI GUERRA – Dopo le semifinali, a mente fredda, i segnali per una partita avvincente sono ben evidenti senza necessariamente approfondire il discorso. Simona Halep ha dimostrato una maturità ed una tenuta mentale decisamente importanti, gestendo con esperienza ed equilibrio i momenti più delicati del match. L’agonismo imperante della rumena era palpabile anche nelle situazioni sfavorevoli di punteggio e di inerzia; questa sensazione, però, sembrava portarla imperterrita verso l’obiettivo finale, quasi come se fosse già tutto scritto. Con costanza ed intelligenza, ha costruito la sua trama vincente abbattendo la resistenza della Pliskova, la quale sarebbe diventata regina del ranking in caso di vittoria. Occasione che ora è nelle mani proprio della Halep. Dall’altro lato, non si può in termini statistici parlare di esperienza, ma la serenità trasmessa dalla ventenne Ostapenko è stata a tratti disarmante: con l’apparente tranquillità di una veterana, la lettone ha espresso un tennis fluido e potentissimo, tanto violento addirittura da avere una media di velocità superiore a quella di Andy Murray con il dritto. La spinta costante, forse anche a tratti in modo inconscio, ha piegato gli schemi della Bacsinkszky, più esperta della giovanissima avversaria anche se con un ranking più basso. Jelena è già la prima lettone a spingersi in una finale Slam ma la sua storia non vuole fermarsi qui: coronare un sogno ed inserirsi tra le più forti, sfruttando la generale instabilità del periodo, è operazione ardua ma non impossibile.
QUALE TRAMA ATTENDERSI – Non impossibile proprio perché la sua violenza da fondo sembra davvero non avere argini a tratti, anche se la Halep è ben altra tennista rispetto alla Bacsinkszky. La rumena dovrà però assolutamente evitare di incartarsi nelle proprie paure, che spesso la costringono a dover faticare il doppio per conquistare le partite. Vincere il Roland Garros significherebbe mettere un punto fermo in una carriera sì importante ma priva del grande acuto, oltre che legittimarsi come campionessa assoluta ponendosi sul trono del ranking. Esperienza e grinta sono le armi principali da sfoderare, assieme ad un repertorio più variegato rispetto a quello della Ostapenko. Immaginiamo che quest’ultima, dalla sua, continui a martellare incessantemente come ha fatto durante il torneo, puntando sull’estrema fiducia del momento e sulla potenza dei fondamentali. Se riuscirà a mettere in campo la leggerezza di queste due settimane, nonostante parta da sfavorita nel complesso, potrebbe complicare e non poco i sogni di gloria della Halep.
In definitiva, nel tirare le somme, dovremmo assistere ad uno scontro tra regolarità e potenza, tra gestione ed incoscienza. Tra esperienza ed irriverenza, appunto.
Qui il programma di sabato 10/06 al Roland Garros. Finale a partire dalle 15.
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