Jamie Murray contro il Roland Garros

Jamie Murray contro gli organizzatori del Roland Garros e la scelta di tagliare il montepremi per i doppisti. Anche l'albergo scelto non lo convince

Jamie Murray sarà l’unico tennista a rappresentare la famiglia in questa edizione del Roland Garros. Ancora prima di scendere in campo, però, il fratello maggiore di Andy accende i riflettori e le polemiche accusando gli organizzatori dello Slam francese di aver poco rispetto per chi, come lui, compete in doppio.

Gli effetti della pandemia hanno infatti costretto la federazione francese a prendere decisioni difficili a partire dalla riduzione del montepremi. Un taglio che riguarda anche il torneo di singolare anche se in proporzioni decisamente diverse. Nel doppio i tennisti che usciranno al primo turno guadagneranno 11.500 euro – il 23,08% in meno rispetto al passato – mentre resta invariata la cifra che incasseranno i singolarità che dovranno subito dire addio a Parigi.

Oltre a spostare le date del Roland Garros a loro piacimento, la FFT continua con il suo supporto ai giocatori tagliando i premi per chi gioca il doppio” ironizza nel suo primo messaggio social pubblicato sul suo account Twitter ufficiale.

Ma non è solo una questione di denaro. A non convincere Jamie Murray – che scenderà in campo in coppia con il brasiliano Bruno Soares – si aggiunge la scelta dell’albergo che la FFT ha scelto per i doppisti e per i singolaristi di bassa classifica. “Grazie per il sostegno. L’hotel è una vera ‘toilet’” continua nella seconda parte del suo cinguettio.

Lo sfogo del britannico, classe 1986, continua e nel mirino resta la fédération française de tennis: “Grazie per averci permesso di portare con noi un membro dello staff per aiutarci nella preparazione dello Slam“. Da sottolineare che la sistemazione scelta dalla FFT è comunque un 4 stelle, della catena Novotel. 

Non il modo migliore per approcciare ad uno Slam per Jamie Murray che, probabilmente, soffre più di altri suoi colleghi “l’isolamento” nella bolla. Un tema che fa discutere ormai da parecchio tempo, dalla ripresa del circuito lo scorso anno subito dopo la prima ondata di coronavirus.

 

 

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