Da maggio a fine settembre. Poi da fine settembre alla metà del mese. Gli Internazionali d’Italia, non per colpa o demeriti di qualcuno, potrebbero quest’anno essere accusati di nomadesimo. Così è, in effetti. Ma ora sembra abbiano trovato la collocazione definitiva: il torneo di Roma si giocherà dal 14 al 21 settembre. Salvo sorprese.
La novità più interessante, però, è un’altra; Sergio Palmieri, direttore del torneo, ha infatti annunciato che i tennisti che saranno così bravi da raggiungere la semifinale degli US Open (in calendario la settimana precedente) avranno un bye per il primo turno, indipendentemente dalla loro classifica. Così, una volta giunti in Italia, potranno sottoporsi ai test sanitari ormai divenuti di rito, riposare qualche giorno e scendere in campo per il primo match tra mercoledì e giovedì.
I quarantatré centimetri tra un seggiolino e l’altro del campo centrale del Foro Italico imporranno verosimilmente le porte chiuse. Il comitato tecnico-scientifico ha infatti sentenziato che sarebbe più sicuro se il torneo si giocasse senza pubblico, e la FIT è intenzionata a seguire il vivace consiglio (anche se ciò significa rinunciare ad una grande, grandissima fetta di guadagni).
Il 27 settembre, ovvero una settimana dopo la fine del torneo italico, comincerà il Roland Garros. Il torneo francese sarà aperto al pubblico. Oggi stesso chiunque decidesse di presenziare al primo e unico Slam parigino d’autunno può comprare i biglietti tramite il sito del torneo; all’interno del circolo saranno ammesse però al massimo ventimila persone al giorno. Tra Philippe Chatrier, Suzanne Lenglen e Court 1 la capienza complessiva sarebbe di circa trentamila posti. Diecimila posti vuoti sono meglio che i ventimila di tutto l’impianto del Foro Italico, eppure dagli ultimi riscontri pare che in Francia ci siano più contagi che in Italia. Ma allora è solo una questione di audacia e temerarietà? Che cagasotto, les italiens.
Gli Internazionali d’Italia potrebbero essere il primo torneo di Rafael Nadal post-lockdown. Lo spagnolo non ha mai smesso di allenarsi sul rosso dei campi della Rafa Nadal Academy, e dopo aver deciso di disertare Cincinnati e US Open di New York (in cui comunque non perderà i duemila punti vinti lo scorso anno) pare intenzionato a voler ricominciare dall’Europa. La terra battuta romana, sulla quale ha già vinto nove volte, parrebbe perfetta: la settimana di riposo prima di Parigi gli assicurerebbe una ripartenza soft, e il volo Maiorca-Roma non è impegnativo.
Tra l’altro, Rafa ha usato parte dell’estate per navigare al largo delle Baleari sul suo nuovo yacht, il Sunreef 80 powercat. È un meraviglioso catamarano che Nadal ha presentato in un’intervista rilasciata a Forbes, in cui ne ha parlato come un vero intenditore. Si tratta della sua terza barca, la più grande di Porto Cristo (il porto di Maiorca) e l’ha comprata per poter decidere di fare un viaggio in barca in assoluta autonomia, anche all’ultimo secondo. Inoltre, ha spiegato il numero due del mondo, la barca ha migliorato di molto la sua vita privata, eliminando lo stress e aiutandolo a immettere nel suo corpo nuove energie positive. Guardando le immagini, beh, non ne dubitiamo, Rafa.