Rafael Nadal ha conquistato il titolo a Parigi, il dodicesimo della carriera, imponendosi in 4 set su Dominic Thiem. Ecco le parole in conferenza stampa. Agguantato il 18esimo Slam ora il record di Roger Federer è sole due lunghezze, il minimo storico visto che al massimo era riuscito ad arrivare a tre slam di differenza in diverse occasioni: “È tutto così incredibile, non riesco a spiegare la sensazione che sto provando. Certamente non avrei mai immaginato di arrivare a una cifra del genere quando vinsi il mio primo titolo qui nel 2005. L’anno scorso sono riuscito a giocare fino alla fine solo nove tornei, anche quest’anno ho avuto degli infortuni, e ciò rende ancora più speciali ed importanti queste due settimane”. Parole di grande sportività anche nei confronti del finalista uscente: “Devo congratularmi con Thiem per aver giocato così bene durante tutto il torneo, sono sicuro che in futuro avrà la possibilità di tornare nuovamente in finale e vincere questo torneo. Non credo che oggi abbia accusato la fatica dei giorni scorsi, ha 25 anni. È giovane e forte. Se giochi il giorno prima, puoi riuscirea tenere alta l’adrenalina. L’ho visto in forma dal punto di vista fisico. Ciò che posso dire è che stava correndo molto e in questo senso l’inizio del terzo set è stato cruciale”.
“È stato davvero un grande onore per me ricevere il trofeo da Laver. In questo modo, il nostro sport viene reso ancora più importante. Lui è uno dei più grandi di sempre, ammiro le leggende come lui”. Parlando della prima parte di stagione su terra non brillante ha detto: “È difficile essere positivi quando si hanno tutti quei problemi. Dopo Indian Wells, la situazione era negativa e mi sentivo privo di energia. Mi hanno aiutato sia la squadra che la famiglia. Montecarlo e Barcellona sono stati duri perché non ho giocato come avrei voluto. Sono stato in grado di cambiare atteggiamento e combattere. Vincere questo trofeo significa molto per me, mi sento davvero orgoglioso”
Sul record dei 20 Slam di Federer ha poi aggiunto: “Non ho mai pensato troppo a quel record. Questa cosa non mi preoccupa molto. Non sono triste perché ha qualche titolo in più. Naturalmente è una sfida che mi motiva, ma non ne sono ossessionato. Non è il motivo che mi spinge a continuare a giocare, perché non è così che io concepisco lo sport. Vincere 12 volte qui ha un significato unico per me e lo apprezzo più di qualsiasi tipo di statistica”. Sul suo ritorno a Wimbledon ha anticipato: “L’anno scorso sono arrivato in semifinale ed ero vicino a vincere. Mi piace giocare sull’erba, ma non posso giocare troppe settimane di fila. Negli ultimi due anni, mi sono sentito di nuovo competitivo. Voglio provare ad arrivare in buona forma anche quest’anno”.