L’ultimo atto del torneo parigino era del tutto impronosticabile due settimane fa, quando si provava a ipotizzare l’andamento del secondo Slam della stagione. Da una parte troviamo la russa Pavlyuchenkova, numero 32 del mondo e trentunesima testa di serie, dall’altra la ceca Krejcikova, numero 33 del mondo.
La tennista nativa di Samara ha avuto un inizio di stagione non brillante, dove è sempre uscita nei primi due turni oltre agli ottavi allo Yarra Valley Classic, torneo in preparazione degli Australian Open dove, complice un sorteggio sfortunato che l’ha accoppiata con la futura campionessa Naomi Osaka, ha perso al primo turno. La stagione su terra ha però sancito un cambio di rotta per la ventinovenne russa, che dopo una brutta eliminazione al primo turno ad Istanbul per mano di Potapova, ha giocato un grande torneo a Madrid, arrendendosi solamente alla bielorussa Sabalenka in semifinale. Dopo il torneo nella capitale spagnola si è presa un periodo di pausa per preparare al meglio quest’evento, in cui è riuscita tra l’altro a prendersi la rivincita su Sabalenka al terzo turno rifilandole un sonoro 6-0 nel terzo set. Agli ottavi ha superato in rimonta un’altra bielorussa, vincendo 6-2 al terzo su Azarenka, dando poi vita nei quarti ad una grande battaglia con la kazaka Rybakina, sua compagna di doppio, terminata 9-7 nel parziale decisivo. In semifinale ha poi posto fine alla favola della tennista slovena Tamara Zidansek, che ha iniziato il torneo al numero 85 WTA ed ha sconfitto tra le altre Bianca Andreescu.
La venticinquenne ceca invece sta giocando la migliore stagione in singolare della sua carriera in cui ha vinto il primo torneo a livello WTA a Strasburgo sulla terra dopo aver raggiunto la finale a Dubai (cemento) perdendo dalla spagnola Muguruza in due set lottati. A Roma aveva dimostrato il suo potenziale arrivando fino a match point contro la polacca Swiatek, campionessa del Roland Garros 2020 e poi vincitrice al Foro. A Parigi ha faticato all’esordio contro la connazionale Krystina Pliskova, gemella dell’ex numero 1 al mondo, e ha spazzato via le avversarie a partire dal secondo turno, nonostante un tabellone ostico; ha sconfitto la russa Alexandrova lasciandole solo 5 game, così come al turno successivo contro Svitolina numero 6 al mondo. Solo 2 invece i game lasciati alla finalista del Roland Garros 2018 Sloane Stephens, e poi in due set lottati ha avuto la meglio nei quarti sulla giovane promessa americana Coco Gauff, dopo un primo set che l’ha vista sempre in svantaggio fino al tie-break. È tornata a concedere un set in semifinale, dove ha trionfato per 9-7 al terzo contro la greca Sakkari, a cui ha annullato anche un match point. Inoltre, insieme alla sua storica compagna Siniakova è in finale nel torneo di doppio.
Le due tenniste si trovano a proprio agio su questa superficie come dimostrano i risultati di questa stagione e delle loro carriere, infatti l’unico titolo di Krejcikova è su terra mentre Pavlyuchenkova ha conquistato 3 dei suoi 12 tornei su questa superficie. La sfida sarà il primo incontro tra loro, e sarà fondamentale la gestione delle emozioni delle due tenniste. Questo aspetto sembrerebbe favorire la tennista ceca, più abituata alle finali nei grandi tornei grazie all’esperienza del doppio, specialità in cui si è aggiudicata 2 prove del grande Slam. Inoltre, Pavlyuchenkova si è spesso dimostrata fragile nei momenti importanti, basti pensare che di tutti i precedenti 6 quarti di finale Major non ne aveva vinto nessuno. Fragilità che ha dimostrato anche nella semifinale, in cui ha spesso avuto paura di allungare nel punteggio ma che nonostante tutto è riuscita a portare a casa. Dal punto di vista tattico si giocherà molto sulle variazioni di Krejcikova, che cercherà di non far colpire bene alla Pavlyuchenkova, la quale dal canto suo tenterà di far prevalere la potenza dei propri colpi. Sarà importante per la russa riuscire a cambiare diagonale nel momento in cui la ceca proverà a bloccarla sul suo rovescio, colpo in cui la venticinquenne di Brno è sicuramente avvantaggiata.
Krejcikova cerca di diventare la seconda tennista nella storia della WTA a trionfare sia in singolare che in doppio in una prova Slam dopo Mary Pierce, che nel 2000 proprio a Parigi riuscì in questa incredibile impresa. Per la Repubblica Ceca sarebbe il primo titolo Slam dopo i trionfi a Wimbledon di Petra Kvitova (2011,2014). Per la Russia invece sarebbe il primo trionfo dopo quello di Maria Sharapova sempre a Parigi, nel 2014.
Luciano De Gregorio