Rafa Nadal è sempre più nella leggenda. Nessun uomo prima di lui aveva vinto un singolo slam per ben 12 volte – il record era di Margaret Court con 11 Australian Open – e invece lui ce l’ha fatta. Non una, non due, non tre ma ben dodici vittorie al Roland Garros, che ormai è diventata casa sua, ma ciononostante ogni trionfo è sempre speciale, come testimonia la sua commozione a fine match. Dal 2005 al 2019, solo in tre occasioni non ha vinto – in una, peraltro è stato costretto al ritiro – quindi solo due giocatori su questi campi sono stati capaci di batterlo. Ormai non ci sono più parole per descrivere uno dei giocatori più forti della storia del tennis e che ha indubbiamente segnato un’era.
La finale odierna è stata meno agevole rispetto ad altre, in quanto il suo avversario, Dominic Thiem, ha saputo metterlo in difficoltà nei primi due set, strappandogliene addirittura uno, ma alla distanza lo spagnolo non ha avuto difficoltà ed ha trionfato in maniera piuttosto netta. Ancora dietro Djokovic nel ranking, Rafa si è momentaneamente appropriato del primo posto della Race e chissà che non riesca a mantenerlo anche dopo Wimbledon. D’altronde, in questa stagione il maiorchino può vantare un ottimo bilancio nei due slam sinora disputati – una finale vinta e una persa – dunque non è da escludere totalmente che possa ripetersi anche sull’erba londinese.
Fin dal set d’apertura, il match è stato caratterizzato da scambi decisamente lunghi e da giochi molti equilibrati, con tanti ribaltamenti di fronte e sorprese dietro l’angolo. La tattica di Nadal è apparsa chiara fin dall’inizio: far muovere il più possibile il suo avversario al fine di sfiancarlo. Inizialmente non sono arrivati i frutti, anzi l’austriaco ha resistito, ha reagito ed è persino riuscito a portarsi avanti di un break. Dal 3-2 in suo favore, però, Thiem non ha più conquistato neanche un singolo punto e, perdendo la battuta in due occasioni, ha capitolato per 6 giochi a 3.
Il secondo set è stato indubbiamente il più equilibrato dei quattro ed è stato caratterizzato dai servizi, che hanno regnato senza concedere molte occasioni al giocatore in risposta. Se da un lato l’austriaco ha sporadicamente perso qualche punto, tenendo però la battuta sempre in maniera agevole, dall’altro Nadal ha perso appena un punto in cinque turni di servizio, con il suo avversario totalmente incapace di opporre resistenza. Quando il tie-break sembrava ormai alle porte, ecco che arrivano i primi problemi per il maiorchino, il quale deve fare i conti anche con un ospite inatteso: lo shot clock. A causa di un problema alla bandana, infatti, Rafa è costretto a velocizzare le operazioni e perde in maniera quasi banale il primo punto del game. Da questo momento si innesca una reazione a catena che manda in difficoltà lo spagnolo, il quale perde clamorosamente il servizio ed il set. Dopo le ultime due finali a Parigi, tre a livello slam – se si conta quella a New York nel 2017 – lisce come l’olio, Nadal torna a perdere un set, perciò decide che è arrivato il momento di un toilet break.
Apparentemente di poco conto, in realtà questa sosta si rivela cruciale per Rafa, che torna in campo estremamente concentrato e determinato, tanto che non deve fare nessuna fatica per aggiudicarsi il terzo parziale. Thiem, infatti, è rimasto ancora al set precedente ed esordisce con un parziale di un punto a dodici. Nonostante tenga il servizio a zero nel quinto gioco, riuscendo ad evitare il bagel, il plebiscito dello spagnolo prosegue ed il 6-1 finale è come una gelida secchiata d’acqua in faccia per Dominic, il quale probabilmente non si aspettava una tale violenza da parte dello spagnolo.
Nella quarta frazione, infine, malgrado qualche palla break in più, il copione non cambia e Nadal s’impone con il punteggio di 6-1, complici diversi errori del suo avversario, anche in momenti piuttosto delicati. Dopo tre ore e quattro minuti di gioco, finalmente Rafa può lasciarsi andare ad una commovente esultanza tra gli applausi scroscianti dello Chatrier. Ben dodici le vittorie al Roland Garros e diciotto gli slam in bacheca!
[2] R. Nadal b. [4] D. Thiem 63 57 61 61