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Roland Garros: Fabio Fognini piega Bautista Agut ed approda agli ottavi

Un ottimo Fabio Fognini regola in quattro parziali lo spagnolo Bautista Agut e per la terza volta in carriera si qualifica per gli ottavi di finale del Roland Garros. Prestazione notevole del tennista azzurro, bravissimo a conquistare il cruciale primo set ed altrettanto bravo a reagire dopo aver perso la terza frazione, dominando la seguente. L’unica nota negativa della giornata è stata il medical time out chiesto da Fabio, che però non desta particolare preoccupazione dato che, fortunatamente, si tratta solo di una precauzione. Per il resto, davvero ineccepibile la prova di Fognini, il quale ha pienamente meritato la vittoria contro un avversario scomodo, in un match tutt’altro che agevole, ed è volato agli ottavi, dove troverà Sascha Zverev, recentemente battuto a Montecarlo. Continua dunque l’ottimo periodo dell’azzurro e la sua rincorsa alla Top 10, che oggi ha superato un altro step. Con la vittoria ai danni di Bautista, infatti, Fognini ha scavalcato Isner ed è virtualmente entrato tra i primi dieci del mondo. A meno di exploit clamorosi, dunque, i due posti a disposizione nell’ambita Top 10 Fabio se li contenderà con Khachanov, Del Potro e Coric. [fncvideo id=100079 autoplay=false]

Primo set infinito al quale hanno dato vita Fognini e Bautista Agut, scesi quest’oggi in campo alle ore 11 sul Suzanne-Lenglen, che si sono dati battaglia per un’ora e venti minuti circa e solo il tie-break è riuscito a mettere fine ad un equilibrio indistruttibile. Dopo dei primi games estremamente combattuti dove entrambi i giocatori hanno avuto opportunità di break, il primo a mettere a segno un allungo significativo è stato Fognini, che ha strappato la battuta al suo avversario e si è issato sul 5-3. Di contro, lo spagnolo ha risposto con tre giochi consecutivi ed addirittura un set point a suo favore sul 6-5. Fabio è dunque corso ai ripari e si è rifugiato nel tie-break. Anche qui l’equilibrio ha regnato ma, dopo diversi mini-break, il giocatore ligure ha chiuso 7-5, aggiudicandosi un primo parziale dall’importanza inquantificabile.

Nella seconda frazione, i giochi sono stati molto più rapidi ma comunque ci sono stati diversi ribaltamenti di fronte e nessuno dei due giocatori si è affermato sull’altro così facilmente. Ancora una volta Fognini ha provato a scappare portandosi sul 5-3, per poi perdere immediatamente la battuta a zero. Con personalità e talento, però, Fabio è andato a prendersi il decimo gioco ed ha messo in cassaforte il set per 6 giochi a 4. Nel terzo parziale, sono aumentati gli errori da entrambe le parti, ma in particolare a risentirne è stato l’azzurro, che è leggermente calato rispetto ai set precedenti, probabilmente consapevole del suo vantaggio che lo ha portato a rilassarsi un po’ troppo. Solo nel finale si è infatti deciso questo set ed il break piazzato da Bautista Agut nel nono gioco si è rivelato decisivo ai fini del 6-4 finale in favore del giocatore iberico, che ha trascinato la sfida al quarto. 

Reduce dal set perso, Fabio ha reagito come meglio non poteva ed ha notevolmente innalzato il livello del suo tennis. Ben cinque gli aces solamente in questa frazione ed innumerevoli i vincenti tirati dal tennista di Arma di Taggia, che si è agevolmente portato sul 5-0 ed ha messo il suo avversario con le spalle al muro. Nonostante il bagel evitato, Bautista nulla ha potuto contro la superiorità di Fognini, il quale ha continuato a giocare divinamente sino alla fine, sia per quanto riguarda il tennis che per ciò che concerne la tattica, ed ha chiuso la pratica proprio con una splendida palla corta, giocata in maniera estremamente lucida nonostante le oltre tre ore di gioco.

Ottava vittoria per l’azzurro in undici confronti contro Bautista Agut ed ottavi di finale raggiunti. Il tedesco Zverev sarà indiscutibilmente un avversario ostico, ma Fabio ha dimostrato di saperlo battere e dunque si prospetta una gran bella sfida. I due scenderanno in campo nella giornata di lunedì.

[9] F. Fognini b. [18] R. Bautista Agut 76(5) 64 46 61

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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