La cronaca – Il confronto è iniziato a regimi non particolarmente elevati, in quanto i due giocatori hanno indugiato in un’attenta fase di studio. Verso la metà della frazione, tuttavia, hanno iniziato ad esprimersi con maggiore disinvoltura, rivelando i rispettivi accorgimenti tattici. Il norvegese ha tentato di imporre la propria regolarità, oltre a far valere delle temibili ed improvvise accelerazioni di diritto. Mentre Federer ha eseguito frequenti cambi di ritmo, dove non ha disdegnato la possibilità di compiere delle imprevedibili discese a rete. Il suo obiettivo principale è stato quello di non lasciare l’iniziativa all’avversario e di non prolungare i duelli da fondo campo. Al servizio entrambi sono riusciti ad incidere a sufficienza e di frequente con la prima palla. L’intraprendenza dell’elvetico ed il privilegio di attingere ad un vasto repertorio di colpi, peraltro, alla fine hanno fatto la differenza. Per di più Ruud, man mano che l’incontro è entrato nel vivo, ha perso la profondità e la misura dei fondamentali, risultando meno efficace. Al settimo gioco il tennista di Basilea si è procurato una palla break, la prima dell’incontro, che ha concretizzato immediatamente con un mirabile rovescio lungo linea. Sul 5-3 in proprio favore, infine, ha costretto lo scandinavo a cedergli per la seconda volta il servizio in occasione dei vantaggi e con se la vittoria della prima frazione. In merito al secondo parziale, Federer ha insistito ad eseguire un tennis imprevedibile, ricco di variazioni, con il quale non ha concesso alcun punto di riferimento all’avversario. Al secondo gioco si è guadagnato il break, che poi ha consolidato senza troppe difficoltà nel game seguente, raggiungendo il punteggio di 3-0. In seguito non è mutato il tenore della gara, visto che Federer ha proseguito a deliziare il pubblico del Suzanne Lenglen con azioni di gioco altamente spettacolari. Di conseguenza ha portato a nove il numero dei game vinti consecutivamente. Soltanto al sesto gioco Ruud ha interrotto la striscia positiva dello svizzero, prima di consegnare la frazione per 6-1. Il terzo set ha avuto un inizio favorevole al giocatore nato ad Oslo, il quale ha approfittato di un transitorio calo di rendimento di Federer. Così ha potuto conquistare il primo break dell’incontro al secondo gioco. Ma il numero tre del ranking non lo ha lasciato scappare via e già nel game seguente si è aggiudicato di forza il contro break. Federer è tornato ad avere un discreto rendimento in ogni aspetto del suo tennis nelle fasi successive. Al settimo gioco ha sfiorato il break, vanificando due opportunità avute a disposizione sul 15-40. Il norvegese non è stato da meno, in quanto si è difeso con abilità all’interno dei propri game di servizio ed ha costretto Federer a giocarsi il parziale al tie break. Lo jéu decìsif ha avuto un andamento altalenante, anche se lo svizzero nel complesso ha commesso meno sbavature del suo avversario. Dapprima ha raggiunto due match point sul 6-4, senza tuttavia concretizzarli. Successivamente ha fallito un’altra occasione sul 7-6, ma ha trovato lo spunto deciso poco dopo, imponendosi per 10-8 e guadagnandosi l’ingresso agli ottavi di finale.
I punteggi:
[3]R.Federer b. C.Ruud 6-3 6-1 7-6(8)
M.Klizan b. [22]L.Pouille 7-6(4) 2-6 6-3 3-6 9-7
B.Paire b. P.Carreno-Busta 6-2 4-6 6-7(1) (Rit.)
[7]K.Nishikori b. [31]L.Djere 6-4 6-7(6) 6-3 4-6 8-6