Roland Garros: le dichiarazioni post match di Cecchinato, Thiem, DelPo e Nadal

E anche le semifinali, in quel di Parigi, si sono concluse. Dominic Thiem si è qualificato per la finalissima di domenica, dopo aver battuto in tre set l’outsider italiano Marco Cecchinato. Una prestazione davvero impeccabile per l’austriaco che, alla terza occasione disponibile, arriva a conquistare la prima agognata finale slam, proprio sul quel tappeto rosso da lui tanto amato. Pochi rimpianti, invece, per il nostro Ceck, autore di un torneo da copertina, giocato al massimo delle sue possibilità e in barba ai pronostici che lo davano fuori già al terzo turno.

CECCHINATO: IL MIO OBIETTIVO E’ LA TOP 20

In conferenza stampa Marco, seppur deluso da un sogno probabilmente spezzato, si mostra molto fiducioso per il futuro che lo attende: “Mi porto via la consapevolezza di poter fare match alla pari con i più forti, preparerò Wimbledon al meglio. Ora la mia classifica -sottolinea con soddisfazione il palermitano- mi permette una programmazione di alto livello. Poi ci saranno Umago e Amburgo, altri due tornei sulla terra. Quindi il cemento americano sino agli Us Open. E anche su quella superficie so di poter dire la mia. Sentire oggi il mio nome scandito dal pubblico del Philippe Chatrier è stato magico. Giocavo contro un top ten ed erano tutti per me. Che belli tutti quegli applausi!” Dalla voce trapela una nota di amarezza, per non essere riuscito a piazzare la zampata finale che gli avrebbe regalato una finale incredibile, inattesa e forse irripetibile. “Un po’ di rammarico c’è -ha ammesso il siciliano- in tanti erano venuti qui da Palermo. Volevo regalare a tutti una bella impresa. Ora desidero solo staccare la spina per un paio di giorni e poi tornare a lavorare duro. Le emozioni di queste due settimane devo ancora assimilarle, ci vorrà tempo. Vado via con tanti pensieri positivi. Da lunedì sarò nei top 30; vedermi lì con tutti i migliori giocatori era il mio sogno da bambino. Ma so che posso ancora crescere, c’è tanto da lavorare, il mio obiettivo è la Top-20. Con Thiem ho avuto le mie chances. Avessi vinto il secondo set gli avrei messo pressione e la partita sarebbe ricominciata. Poi ho avuto un calo ad inizio del terzo, ma dopo due ore combattute in quel modo ci può stare. Ma questa esperienza mi servirà. Mi porto via la consapevolezza di poter fare match alla pari con i più forti“.

THIEM: SENZA DUBBIO QUESTO E’ UN SOGNO

Ai microfoni si presenta anche Dominic Thiem, ragionevolmente euforico e felicissimo di essere, domenica, il nuovo protagonista dell’ultimo atto dello slam parigino. “Senza dubbio questo è un sogno –ha esordito il pupillo di Bresnik durante la conferenza stampa- Negli ultimi due anni sono riuscito ad arrivare fino alla semifinale, ma oggi ho fatto un passo avanti notevole. Penso che la chiave del match sia stato il tie-break del secondo set, e se Marco si fosse aggiudicato il parziale forse staremmo parlando di una gara completamente diversa. L’austriaco, sempre umile nei suoi interventi, riconosce il valore del torneo disputato da Cecchinato e non mostra nessuna perplessità nell’affermare che: “Sulla terra è certamente un giocatore magnifico. Un tennista non si spinge fino a questo punto solo per caso, ma è giunto fin qui battendo avversari di alto livello. Sono sicuro che d’ora in poi sarà un rivale da prendere in considerazione nei tornei su questa superficie. Sulla possibilissima finale contro Rafael Nadal afferma: “Rafa è senza dubbio il favorito in ogni partita che gioca su questi campi. Ma io ho una tattica per batterlo e mi auguro di poterla eseguire bene domenica. Cercherò sostanzialmente di ripetere il piano che ha funzionato, per me, quest’anno a Madrid e l’anno scorso a Roma.

La seconda semifinale ha visto contrapposti, appunto, il campione maiorchino contro l’argentino Juan Martin Del Potro, di nuovo protagonista nel penultimo atto del Roland Garros dopo 9 anni dall’ultima volta. DelPo non partiva certamente coi favori del pronostico, in realtà a metà maggio ancora non era certo se avrebbe preso parte al major francese. Ma alla fine ha deciso di partecipare, disputando un torneo onorevole e giocando in maniera impeccabile nei quarti contro Marin Cilic. Il risultato finale è stata una dura sentenza per la Torre di Tandil, che con Nadal non riesce a trovare una contro-tattica offensiva, atta a scardinare il muro difensivo e offensivo del numero uno del mondo, dal lontano 2013. Ma oggi è mancata anche la fiducia e il sudamericano lo ammette senza riserve.

DEL POTRO: HO AVUTO LE MIE OPPORTUNITA’ NEL PRIMO SET

Ho avuto le mie opportunità nel primo set, assieme ad un buon numero di palle break a mio favore che non sono riuscito a convertire. Rafa ha servito molto bene e ha giocato ottimi punti; da quel momento non ho più avuto fortuna. Se fossi riuscito a vincere il primo set, avremmo assistito ad un’altra partita. Dopo, Nadal, mi ha fatto correre in lungo e in largo e ha elevato l’intensità del gioco. E’ stato più bravo di me e ha meritato la vittoria.” Del Potro, nei primi giochi della frazione iniziale, ha subito un trattamento medico che ha destato preoccupazione nel pubblico dello Chatrier e negli spettatori esterni: “Ho sentito un fastidio nella zona lombare, ma nulla di grave. Ho corso in tutte le direzioni e ciò significa che sono in una forma fisica accettabile. Questo è ciò che conta“. Nadal ti è sembrato vulnerabile in questi giorni? “Finchè io e altri abbiamo avuto l’opportunità di strappargli un set sì, ma Rafa sta giocando ogni volta sempre meglio e oggi ha giocato benissimo dall’inizio fino al termine della partita. Sta crescendo d’intensità volta dopo volta e ci sono pochi giocatori che possono batterlo sulla terra rossa“. Thiem potrebbe? “Al meglio della condizione nessuno può batterlo. Dominic lo ha sconfitto a Madrid circa un mese fa, ma qui a Parigi, al meglio dei 5 set, è molto più difficile. Vediamo cosa riuscirà a fare, domenica, Thiem“.

NADAL: CERCO SOLO DI SFRUTTARE OGNI MOMENTO

Il campione in carica e 10 volte vincitore del Roland Garros è di nuovo in finale per l’undicesima volta in carriera. Qui non ha mai perso una finale, nemmeno quando sembrava che ci fosse qualche spiraglio di resa davanti ad avversari come Federer e Djokovic. Rafa Nadal appare sereno in conferenza, consapevole di avere ancora la forza di reagire nei momenti di difficoltà: “Superare le difficoltà che ho avuto nel primo set, mi ha dato la forza e la sicurezza per giocare meglio nel secondo e nel terzo. Domenica dovrò affrontare un grande giocatore; dovrò dare tutto me stesso e alzare ancora il livello se voglio batterlo“. Qualora il maiorchino vinca il titolo a Parigi, potrà essere pressoché sicuro di mantenere la prima posizione mondiale fino agli US Open. “Le mie motivazioni, qui a Parigi, sono sempre molto alte. Nella mia carriera ho perso tante occasioni, a causa degli infortuni. So che, difficilmente, potrò giocare ancora per altri 10 anni, perciò cerco di sfruttare il momento che mi si presenta, volta per volta. Competere al Roland Garros mi dà sempre una grande gioia. La terra battuta mi piace perché posso lottare, giocare difensivo od offensivo e mi permette di attuare ogni volta una tattica differente. Sull’erba, per esempio, non è possibile: lì giocare in modo difensivo non è fattibile“. Ti preoccupa il fatto che Thiem ha detto di avere un piano tattico per cercare di batterti domenica? “Dominic è un avversario molto duro, ha giocato benissimo fino ad oggi. Da domani ricomincerò ad allenarmi e penserò ad una strategia per affrontarlo. Innalzerò il livello e poi studierò il mio piano tattico. Ci rifletterò“. E conoscendo la ben nota pervicacia di Nadal, non si fa alcuna fatica a credergli.

Appuntamento allora a domenica, sul Philippe Chatrier, per assistere all’undecima di Nadal o alla prima di Thiem.

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