Il Roland Garros a porte aperte: l’annuncio della federazione francese

Buone notizie in arrivo dalla Francia: il prossimo Roland Garros sarà aperto al pubblico. L'obiettivo resta riempiere le tribune per il 50% della capienza totale

Una buona notizia in arrivo dalla Francia. Dopo aver visto il pubblico tornare ad accomodarsi sugli spalti nel primo Slam stagionale anche al Roland Garros le porte saranno aperte a spettatori ed appassionati. Ad annunciarlo è stata la federazione francese che si è posta come obiettivo quello di permettere ad un numero sempre maggiore di persone di assicurarsi un posto sulle tribune.

Dopo l’edizione inedita del 2020, la prima in autunno, anche quella del 2021 è destinata ad entrare nella storia. Per la prima volta, infatti, l’attesa per il pubblico transalpino – e non solo – è stata ridotta drasticamente con l’Open di Francia che si disputerà a meno di 12 mesi dall’ultima volta.

I tennisti dell’ATP e le giocatrici della WTA scenderanno in campo sulla terra parigina a partire dal 17 maggio con la finale prevista per il prossimo 6 giugno quando si proverà a strappare scettro e corona a Rafa Nadal e Iga Swiatek. Anche quest’anno il protocollo di sicurezza – ancora una volta legato al diffondersi della pandemia di coronavirus – sarà rigidissimo ma, la prova generale degli Australian Open lascia ben sperare.

Vogliamo organizzare il torneo aprendo gli spalti al pubblico e nelle date previste dal calendario” ha sottolineato Amélié Oudéa-Castéra, la nuova direttrice generale, che poi ha aggiunto: “Tutto ovviamente tenendo conto delle disposizioni delle autorità e con l’applicazione rigoroso di un protocollo sanitario studiato ad hoc”.

L’obiettivo è quello di riempire le tribune, almeno, per il 50% della loro capienza totale dopo che, nel 2020, fu consentito l’ingresso a non più di mille persone. Speranze che accrescono ancora di più dopo aver visto e “toccato con mano” il successo di Tennis Australia nell’organizzazione dello Slam di Melbourne. Ovviamente tutto dipenderà dallo sviluppo della curva dei contagi. Non si esclude, proprio come successo agli Australian Open, anche un possibile semaforo rosso a torneo in corsa.

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