Zio Toni è giunto a Parigi per seguire da vicino il percorso del proprio nipote che, nel pomeriggio, deve affrontare Richard Gasquet sul Philippe Chatrier, nell’incontro valido per la qualificazione al quarto turno del Roland Garros. E’ il sedicesimo scontro tra i due tennisti, considerati, al tempo che fu, entrambi dei futuri campionissimi con un sicuro avvenire supersonico davanti a loro. La storia ci racconta che non è stato così, che tra i due Rafa Nadal ha raggiunto tutti i records possibili per un tennista (career Grand Slam, numero uno di una specifica superficie, la prima posizione mondiale, la Coppa Davis ecc), mentre il transalpino si è dovuto accontentare della top ten, di soli 14 titoli ATP vinti (prevalentemente di categoria 250), della Coppa Davis e di avere il rovescio stilisticamente più bello del circuito. Richard e Rafa, coetanei classe 1986, hanno mosso i loro primi passi da campioni presso il leggendario torneo Le Petit As, un’importantissima competizione premier destinata alle giovani promesse del Tennis juniores, quando avevano solo 13 anni e che vide vincitori entrambi: Gasquet nel ’99, Nadal nel 2000. Di quell’incontro si conserva un affascinante corredo fotografico in cui i ragazzi sono immortalati in foto bellissime, caratterizzate da due musetti paffuti e ricchi di speranze.
Toni Nadal, intervistato dall’Equipe in occasione del suo arrivo a Parigi, ha ripercorso quei momenti passati, in cui si trovava già al fianco del nipote, confermando che, allora, Gasquet sembrava più forte e completo di Rafael. “Gasquet era migliore di Rafa in quel momento.– ha ammesso zio Toni -Tutto è cambiato quando Rafael è andato a Monte-Carlo nel 2005. Richard è arrivato vicino a vincere la partita, ma a spuntarla è stato Rafa per 6-4 6-3 in un match molto complicato. Poi quando siamo arrivati qui, dopo aver vinto a Monte-Carlo, Roma e Barcellona, abbiamo avuto il timore di essere in rotta di collisione con Gasquet già al terzo turno. Che sfortuna, abbiamo pensato! Ma Richard non ha giocato bene (6-4, 6-3, 6-2). Oggi siamo meno preoccupati di averlo nella stessa sezione di tabellone e questo forse accade perché il gioco di Rafael non si adatta a quello di Richard. Ma Gasquet rimane sempre un grande giocatore e, se lo trovi in una buona giornata, può fare male all’avversario.“
Anche Gasquet, nella conferenza stampa post match di due giorni fa, ha dichiarato di considerare Nadal uno splendido amico e di essere consapevole della sua forza e del momento super che sta vivendo ora. “Rafa è straordinario, lo sappiamo tutti, ma voglio entrare in campo e provare a giocare una buona partita e perché no, magari vincerla“. Lo Chatrier, sicuramente, non resterà imparziale davanti ad una simile sfida, sia che a prevalere sia il beniamino di casa, sia che (come probabilmente accadrà) a batterlo sia il 10 volte campione del Roland Garros.
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Gasquret è uno dei pochi giocatori che è un piacere da veder giocare anche quando gioca male e perde nettamente…….
Insomma, è troppo passivo. Bellissimo rovescio, ma gioca molto fuori dal campo
Mi è sempre piaciuto il gioco del francese per non parlare del suo rovescio davvero meraviglioso.Credo che gli infortuni abbiano condizionato non poco la sua carriera.
Maria Diomede diciamo che ha sofferto molto più di mentalità che di infortuni, che sicuramente avranno condizionato la carriera…
Gli italiani passano vacanze nel modo abbastanza culturale. Invece i russi molto spesso bevono… Sopratutto in Crimea!
http://crimins.eu/2018/06/02/la-crimea-si-rivelo-una-delle-regioni-principali-bevitori-in-russia/
Crascendo e allenando alcuni valori cambiano……anche saprai era considerato meno di Chung e agassi