E alla fine Rafa Nadal ce l’ha fatta e festeggerà la sua millesima partita, il match del suo giubileo in quel di Miami. Questo voleva il copione del suo incontro contro Philipp Kohlschreiber. Ma lo sport non accetta copioni già scritti e il tennista di Augsburg in un primo set durato 25 minuti, letteralmente spaventa il rivale e i suoi fans con una partenza ironicamente “a mille”
UN BAGEL NEL PRIMO SET – La partita a quattro cifre di Nadal è stato un match che certamente Rafa non dimenticherà facilmente, infatti in soli 25 minuti il maiorchino si è trovato sotto 6-0, cosa a lui capitata solo 14 volte in carriera. Nel corso del primo set da una parte c’era un Nadal che vinceva solo il 33% dei punti con la prima di servizio, di fronte a lui un Philipp Kohlschreiber, che tirava quasi solo vincenti. Il bagel è arrivato in un attimo.
RAFA NON BRILLA MA RIMONTA – Il tedesco ha retto fino al 2-2 del secondo ma poi la luce si è spenta e le cose sono semplicemente tornate alla normalità dei 13 match a 1 vinti dallo spagnolo. Kohlschreiber ha cominciato a sbagliare “troppo” e Rafa, pur senza brillare, è stato solido da fondo alzando di più le traiettorie e trovando così profondità. Il 6-2 del secondo set è arrivato in fretta a rimettere le cose a posto, come pure il break all’ inizio del terzo set. Nadal in un attimo è 3 a 0 e chiude senza cedere il servizio per 6 giochi a 3.
KOHLSCHREIBER TROPPO BRAVO NEL PRIMO SET – Nadal dopo il match ha reso merito al suo avversario (senza togliere niente a Nadal ma quando vinciamo siamo tutti buoni) per come ha cominciato la partita: “Ho perso il primo set perché Kohlschreiber era troppo bravo – ha affermato il maiorchino – Stava facendo tutto bene. Quando qualcuno gioca come ha fatto lui nel primo set, non puoi che perderlo perché stava giocando troppo bene. Colpiva più forte possibile ogni palla, rispondeva molto velocemente e quindi io dovevo cercare di allungare i punti, giocare palle più arrotate sul suo rovescio e rispondere da dietro in risposta. Sapevo che il match sarebbe stato lungo, e la cosa positiva è che ho gestito molto bene la pressione dopo un durissimo primo set. Ho resistito bene nei primi game del secondo e penso di aver giocato alla grande da lì fino a fine partita.”
1000 VOLTE RAFA – Il maiorchino è l’undicesimo giocatore dell’era Open, cioè dal 1968, a superare la quota di 1000 match in carriera. “1000 partite sono davvero tante- afferma il tennista di Manacor – è una notizia positiva perché vuol dire che la mia carriera è molto lunga. In questi anni mi sono sentito dire che avrei avuto una carriera molto corta, quindi questa è già una bella notizia. Ricordo molto bene il mio primo match perché l’ho disputato a casa mia, a Maiorca: è stata la mia prima vittoria a livello ATP quindi ha voluto dire molto per me”. Anche se i 1535 incontri di Jimmy Connors sembrerebbero irraggiungibili, a Rafa probabilmente ciò che interessa è ritrovare il suo tennis, o riuscire a vincere un altro torneo sul cemento, evento che non capita da Doha 2014. Con il ritiro di Raonic il tabellone di Miami gli si è aperto almeno fino alla semifinale ipotetica con Nishikori, apparso poco brillante con Verdasco.
MAHUT PER LA PROVA N1 DELLA FASE 2 – Il livello di gioco di Rafa comunque non è stato quello dei tempi migliori, e l’apparentemente immotivata gioia a fine della partita con Kohlschreiber sembrerebbe esserne la controprova.
Prossimo turno sarà martedì contro Nicolas Mahut: “Sta giocando alla grande, è un avversario pericoloso. Ha un grande servizio ed è in grado di giocare molto aggressivo, anticipando moltissimo la palla e andando a rete molto spesso. Dovrò essere rapido e solido al servizio, perché so che probabilmente non avrò tante opportunità in risposta.“ E la prossima appunto sarà la partita numero 1 della fase 2.