[tps_title]5) L’accusa di minacce all’avversario[/tps_title]
Il suo caratterino rivela, purtroppo, una certa attitudine alla polemica e al confronto, a volte fin troppo diretto, con l’avversario. Ne ha fatto le spese, nel 2015, in occasione del Challenger di Mosca, l’argentino Olivo, che ha denuciato in una lettera l’atteggiamento intimidatorio del giovane russo. Olivo ha rivelato che il comportamento di Rublev è andato oltre la semplice lamentela dichiarando che ricevere delle minacce durante un match, quando il regolamento dice chiaramente che per questo l’incontro può essere sospeso, non è ammissibile.