Nonostante l’inizio del torneo australiano, caratterizzato dall’assenza del numero 1 del mondo, la vicenda Djokovic sembra non trovare ancora una conclusione. Relativamente alla vicenda, si è espresso lo sponsor con il quale Djokovic è legato da 4 anni, LACOSTE, il brand forse più importante nel panorama tennistico: “vogliamo rivedere ed analizzare gli eventi che hanno scatenato una battaglia legale di quasi due settimane e impedito al serbo non vaccinato di difendere il suo titolo agli Australian Open. Il prima possibile ci metteremo in contatto con Novak Djokovic per rivedere gli eventi che hanno accompagnato la sua vicenda in Australia”.
Intanto, il ministro dello sport francese, Maracineau, ha comunicato l’esclusione dei non vaccinati dagli Open di Francia, che quindi impedirebbe al serbo di partecipare al secondo Slam dell’altro.
In tal caso, si potrebbe ipotizzare una separazione tra il brand francese e Djokovic. Sembrano profilarsi nubi all’orizzonte per il serbo, il quale rischia di veder fortemente ridotto il numero di tornei ai quali può presentarsi (considerando che anche in America c’è l’obbligo vaccinale per gli sportivi). Pertanto, la sua scelta di non vaccinarsi sta incidendo anche nei rapporti contrattuali, a cui il tennista di Belgrado è legato (tra cui e soprattutto Lacoste).
di Donato Marrese