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Alcaraz e Bublik trionfano rispettivamente al Queen’s e ad Halle

Ad una settimana dall’inizio di Wimbledon, i due tornei più remunerativi di preparazione al terzo Slam della stagione sono stati vinti da Carlos Alcaraz e Alexander Bublik. Il primo si presenterà sui prati dell’All England Club come testa di serie numero uno, il secondo invece potrebbe rivelarsi un pericolo per molti big a partire dal terzo turno. 

Sul Centrale dell’ATP 500 del Queen’s, il classe 2003 spagnolo ha conquistato il suo primo titolo sull’erba, prevalendo con un doppio 6-4 contro Alex de Minaur, per la seconda volta in altrettanti precedenti. L’australiano, tennista molto sottovalutato nonostante sia un top 20 e abbia già disputato dodici finali, non è riuscito a cogliere le due opportunità in risposta nell’ottavo game del primo parziale, che gli avrebbero consentito di servire per il set. Alcaraz, invece, ha conseguito i suoi break capitalizzando una chance per set, nel nono game del primo e nel quinto del successivo. 

Una fasciatura alla gamba destra, posta dal fisioterapista a fine primo set, non gli ha impedito di conquistare l’undicesimo trofeo nel circuito maggiore, il quinto del 2023 e la quarantesima vittoria stagionale. Anche su questa superficie Alcaraz continua ad essere protagonista, utilizzando al meglio il suo tennis propositivo, le sue qualità nei pressi della rete e il devastante dritto con cui colleziona vincenti. 

In Germania, nel consueto ATP 500 di Halle, l’istrionico Bublik ha portato a compimento un incredibile percorso, guadagnandosi il suo secondo titolo negli ultimi due anni e un nuovo best ranking (da domani sarà numero 26). Il kazako ha superato, in successione, Coric, Struff, Sinner, Zverev e Rublev nell’atto conclusivo, con il punteggio di 6-3 3-6 6-3 dopo aver perso gli ultimi tre confronti contro il russo. Ha messo a segno ben ventuno ace, l’ultimo dei quali sul match point con una seconda di servizio, e totalizzato il 91% di punti vinti con la prima, salvando tre palle break su quattro.

Si tratta della terza finale persa nel 2023 dal russo, che a Wimbledon non è mai andato oltre gli ottavi ed è atteso da un exploit in uno Slam che stenta ad arrivare. Bublik con questa vittoria ha sicuramente innalzato le aspettative che lo riguardano, dimostrando un’altra volta di avere tutte le potenzialità per colmare il gap rispetto ai migliori, rappresentato solo da una questione mentale che, se risolta, potrebbe regalargli sempre più soddisfazioni. 

Davide Zanghi

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