Paul Annacone conosce molto bene Roger Federer. Lo ha allenato dal luglio 2010 all’ottobre 2013 portando Federer a vincere il settimo Wimbledon nel 2012 e alla riconquista del primo posto.
In un’intervista telefonica rilasciata al New York Times un paio di giorni fa l’ex coach ha manifestato molto ottimismo sul ritorno ad alti livelli dello svizzero , offrendo spunti molto interessanti :
” La più grande sfida è che più si invecchia, più è difficile tornare da qualsiasi cosa. Questo l’ho imparato dalle mie esperienze”
Come ovvio che sia un intervento chirurgico al ginocchio, seppur di piccola entità, assume un peso maggiore a 38 anni e mezzo, ma Annacone si dichiara molto fiducioso. Aggiungendo poi :
“Posso assicurarvi che Roger è una persona che pensa molto attentamente prima di prendere una decisione. Lui approcia tutto da una macro-prospettiva e il suo obiettivo è fare quello che gli possa dare le maggiori possibilità di stare bene e in salute sul lungo periodo”
Annacone ci suggerisce quindi che questa è una scelta voluta per allungare la carriera e poter giocare senza dolori nel futuro.
Potrebbe essere un infortunio diverso da quello del 2016, probabilmente meno pesante. Quello di 4 anni fa fu una scelta obbligatoria in quanto l’infortunio richiedeva una soluzione chirurgica. Questo invece sembra essere stata una scelta per tornare al 100% per i grandi obiettivi del 2020: Wimbledon e Olimpiadi.
L’ex allenatore, tra gli altri , anche di Pete Sampras non ha alcun dubbio sulla competitività di Federer ai championships :
“Se guardiamo la sua carriera sull’erba e quanto è unico il suo gioco su questa superficie, non c’è nessuna ragione per pensare che non possa vincere il nono Wimbledon”
Del resto il curriculum vitae parla abbastanza chiaro. Federer è il giocatore più vincente della storia sull’erba. I suoi 8 Wimbledon sono lì a testimoniarlo e non dimentichiamoci che solo 7 mesi fa era ad un passo dalla vittoria di quel Wimbledon numero 9.
C’è una ferita da rimarginare quanto prima.