ATP Metz e San Pietroburgo: in campo Bolelli e Lorenzi

Dopo l’accoppiata US Open e Coppa Davis riprende il cammino dei tornei ATP 500 e 250 con due appuntamenti in Europa, indoor: San Pietroburgo e Metz.

Cominciamo dal torneo russo (ATP 500, hard indoor a 32 giocatori) che presente un parterre di assoluto rispetto con ben due top 10 a guidare il ranking, ovvero Thomas Berdych e Milos Raonic, entrambi a caccia di un risultato di qualità, con il ceco in cerca di punti per rafforzare il suo ranking e il canadese che ha bisogno di un risultato da portare a casa in una stagione piuttosto balbettante sinora. Testa di serie n. 3 Dominique Thiem, uno dei prospetti più interessanti nella top 20 che sta mettendo in ordine il suo tennis anche sulle superfici veloci dopo aver costruito il suo ranking sulla natia terra rossa. Roberto Bautista-Agut è il n. 4 del tabellone, anche lui chiamato ad esprimersi su terreni non particolarmente amati, almeno a livello indoor.

2014 Australian Open - Day 1

 

Tommy Robredo, sempiterno e Benoit Paire, rispettivamente n. 5 e 6 possono rappresentare interessanti incognite, soprattutto il francese se dovesse essere in giornata di grazia tennistica, mentre più difficile che il portoghese Joao Souza e Michail Kukushkin, numeri 7 e 8, possano rappresentare ostacoli seri per le prime due teste di serie nei quarti di finale, soprattutto qualora dovessero superare i primi due turni, giacche il kazako affronta Istomin in un derby tra repubbliche russe, mentre il portoghese, superato un qualificato, si troverebbe con buona probabilità a misurarsi sul rampante Thanasi Kokkinakis.

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Tra i match di primo turno troviamo impegnato Simone Bolelli, che affronta Andrey Rublev, invitato dagli organizzatori come d’uopo in un torneo di casa. Il giocatore di Budrio visto nei primi due giorni del match di Davis di cui questa partita rappresenta una curiosa appendice, desta non poche preoccupazioni: potente, con un timing sempre invidiabile sulla palla, ma poco redditizio, incapace di offrire alternative tattiche se l’avversario dovesse essere capace di parare i suoi colpi, ma soprattutto invischiato nei suoi fantasmi, nella pressione di essere sempre “potenziale” qualcos’altro, ma realmente un giocatore da top 100 e poco più. Chissà che se cominciassimo a considerarlo con piena serenità un buon giocatore dotato di un tennis potente e brillante, forse, raccoglierebbe più risultati, senza la pressione di dover battere sempre e comunque qualcuno dei più forti, in un’attesa che sta logorando tifosi e, probabilmente, Simone stesso. Al secondo turno ecco Berdych, sorteggio sfortunato, ma a questo livello sempre possibile.

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Altro match è gustoso Paire contro Janowicz, ovvero talenti imprevedibili l’uno contro l’altro, match adatto agli scommettitori più esperti o a quanti vogliano perdere i loro denari con alta probabilità. Marcos Baghdatis sarà opposto ad Ernests Gulbis, con il lettone favorito laddove voglia riprendere in mano il bandolo della matassa, dopo l’ennesimo assalto al grande tennis fallito e la rottura col suo coach, segnale a nostro avviso parecchio pessimo. Occhio anche al francese Lucas Pouille, bel prospetto chiamato a dare le prime conferme di un talento tutto da scoprire.

Una nota: qualificazioni di livello piuttosto basso per essere un ATP 500. Indovinate dove erano i nostri giocatori di seconda fascia? Scusato Donati (bloccato nel ruolo di “quinto uomo” in Davis, Ee con Vanni e Fabbiano impegnati in Asia già da due settimane nel challenger tour, non pervenuti i vari Arnaboldi, Cecchinato, Naso, Caruso, Gaio, Bellotti.

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A Metz (ATP 250, hard indoor a 32 giocatori) si svolge un torneo con due bei nomi a guidare il drappello delle teste di serie: Stan Wawrinka e Gilles Simon, con lo svizzero logico favorito del torneo. Insieme a loro, in ordine decrescente troviamo Jo-Wilfried Tsonga, Guillermo Garcia-Lopez, Philipp Kohlschreiber, Martin Klizan, Adrain Mannarino e Fernando Verdasco. Un seeding sbilanciato non poco, considerata la differenza tangibile già tra la testa di serie n. 3 e la 4, con qualche nobile decaduto come Verdasco a chiudere il drappello. Con le prime 4 teste di serie avanzate di un turno, i match di esordio più interessanti paiono quello tra Klizan e Paul Henri Mathieu, redivivo poco prima degli Us Open, e Verdasco opposto ad Alexander Zverev, il tedeschino che rappresenta un’autentica mina vagante del tabellone francese.

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Presente anche Paolino Lorenzi, che quando sta bene fisicamente non perde un’occasione che sia una per essere presente in un tabellone maggiore. Match non chiuso contro il belga Darcis, reduce dal weekend Davis, per lui fisicamente ben più impegnativo.

Manco a dirlo, qualificazioni che vicino alla parola “last direct acceptance” recitano la sigla “bye”, giusto per ricordare ai nostri pigrissimi connazionali impegnati in seriali challenger che, se San Pietroburgo e troppo lontana ma così ricca di fascino storico, Metz non le è da meno ma molto più vicina. Intelligenti pauca.

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