Nella giornata dei quarti di finale alla Rogers Cup, non sono mancate le emozioni, con match combattuti e spettacolari.
Si è salvato per un soffio il numero 1 del mondo Novak Djokovic, che ancora una volta ha dimostrato di essere invincibile quest’anno. Il serbo infatti, opposto ad Ernest Gulbis, è stato costretto ad annullare ben 2 match point nel secondo set, prima di dominare il parziale decisivo. Il lettone però, c ha giocato davvero un gran tennis, e come sappiamo non è certo il tipo che si spaventa di fronte ai ‘big’ come Nole, e, se in giornata, è davvero pericoloso. In avvio di partita, Djokovic è molto falloso, ma entrambi riescono a mantenere i turni di servizio senza problemi. La prima svolta arriva nel sesto game, con Nole che strappa la battuta al suo avversario, ipotecando il set. Nel momento di confermare il vantaggio, però, Djokovic gioca un pessimo game, regalando al suo avversario il contro-break immediato. Successivamente, è ancora Gulbis a mettere a segno il break, convertendo la seconda occasione dopo uno scambio fantastico, chiuso da Gulbis con un dritto vincente, nell’undicesimo game, e sul 6-5 fa suo il parziale senza tremare.
Nella seconda frazione, il copione non cambia. Sul 2 pari infatti il lettone realizza il primo allungo, firmando il break con un passante di rovescio meraviglioso, e grazie al doppio fallo del serbo, che appare arrendevole. Come sappiamo, però, Djokovic ha una forza mentale impressionante, e nel game successivo si riprende lo svantaggio, grazie anche a qualche errore di troppo di Glubis. Ora Nole sembra aver cambiato marcia, ma il lettone cerca in tutti i modi di restargli attaccato, annullando diverse palle break, e anche due set point. Si arriva così al tie-break, che sorprendentemente vede Gulbis issarsi sul 3-0. Djoko riesce a rimontare fino al 3 pari, ma sul 4 pari commette un gravissimo doppio fallo, che manda Gulbis a servire per l’incontro. Sul 6-4, però, il numero 1 diventa estremamente solido, e con un dritto annulla la prima chance. Ora la situazione si capovolge, e sul 7-6 il lettone deve salvare un altro set point. Dopo un lunghissimo scambio da fondo, che consegna a Gulbis il 7 pari, anche il lettone commette un doppio fallo, e il serbo ne approfitta conquistando il set per 9 a 7-
Ora l’inerzia è tutta dalla parte del serbo, che è più tranquillo, e che in apertura sigla il break immediato. Strappando ancora la battuta sul 4-1, Nole, in pieno controllo, chiude la sfida. Continua dunque la striscia di vittorie consecutive nei master 1000 per Djokovic, che a questo punto è il logico favorito per approdare in finale.
Il suo avversario sarà il sorprendente Jeremy Chardy, che è uscito vittorioso da una vera e proprio battaglia contro John Isner. Anche il transalpino, come il numero 1 del mondo, ha dovuto fronteggiare numerosi match point. L’americano infatti si è trovato molte volte ad un passo dal trionfo, ma alla fine è stato beffato dal suo avversario, arrendendosi in tre tie-break, uno più emozionante dell’altro. Il primo ad andare in difficoltà è proprio Chardy, che è subito costretto a rimontare dal 15-40. Il transalpino però riesce a salvarsi, e da questo momento entrambi riescono a mantenere il servizio. Il tie-break è ricco di capovolgimenti di fronte, con Isner che si guadagna per primo delle chance. Il francese riesce a salvare diversi set point, e a conquistarne uno, sprecandolo però con un errore di dritto. Alla fine ad imporsi è lo statunitense, che chiude il set con una volée vincente.
Nel secondo parziale è ancora Isner a portarsi per primo in vantaggio, issandosi rapidamente sul 3-1. Quando tutto per lui sembra andare per il meglio, però, arriva la pioggia, che costringe i giocatori a fermarsi. Alla ripresa, la situazione si capovolge completamente: Chardy riesce a rimontare, e a completare la rimonta fino al 4-3. Da questo momento entrambi diventano implacabili alla battuta, e a logica conclusione è il tie-break, che sarà un vero e proprio dramma. L’americano si guadgna numerosi match point, ma il francese riesce ad annullarli tutti grazie a colpi fantastici, e alla fine conquista la frazione per 12-10. All’inizio del set decisivo, Isner subisce ovviamente il contraccolpo, manifestando inoltre un problema alla gamba, che gli impedisce di spingere il servizio. Il transalpino si issa immediatamente sul 15-40, ma sbaglia un facile passante di rovescio, sprecando la prima occasione. Ora Isner riesce a ritrovare la velocità alla battuta, e il set procede senza sussulti fino al 6-5. Qui Isner riesce a portarsi nuovamente a match point, ma Chardy non ne vuole sapere di arrendersi, e con grinta e determinazione si salva. Nel tie-break, questa volta, l’americano ormai esausto nn ha alcuna chance, e cede al suo avversario con il punteggio di 7 a 4. Questa sarà dunque la prima semifinale in un 1o00 per i transalpino, che può dirsi davvero contento per il fantastico torneo giocato.
Nona ha avuto problemi Kei Nishikori, che ha regolato in due set un Rafael Nadal impotente. Lo spagnolo, nonostante i timidi progressi fatti durante la settimana, si è dimostrato ancora non all’altezza dei primi giocatori al mondo in questo 2015. Per il giapponese invece continua la magica estate americana: dopo aver trionfato a Washington infatti il nipponico centra ancora le semifinali, prendendosi inoltre la prima vittoria su Nadal. Nella prima frazione, Nishikori serve alla grande e comanda da fondo campo, mentre Rafa fatica a tenergli testa. Il set dunque finisce rapidamente con il punteggio di 6-2 per il nipponico, che mette a segno ben due break. Anche il secondo parziale prosegue con questo copione. Nishikori si issa immediatamente sul vantaggio di due break, ipotecando la vittoria. Nadal come sappiamo è un grande guerriero che non si arrende mai, e infatti riesce a recuperare uno dei due break. La grinta e il cuore però non bastano all’iberico, che non esprime ancora il suo miglior tennis. Il giapponese non trema, e conquista il match per 6-4.
In semifinale Nishikori troverà Andy Murray, che ha liquidato il campione in carica Tsonga in due set. Lo scozzese è stato costretto dalla pioggia a giocare davvero tardi, alle 23:50 di Montreal, e forse potrebbe risentire di questo nel prossimo incontro. Contro Tsonga, comunque, non ha incontrato alcuna difficoltà, guadagnandosi entrambi i parziali grazie ad un break decisivo, e annullando le uniche chance offertee avendo la meglio con un doppio 6-4. Questo successo è molto importante per Murray, che si qualifica così al Master di fine anno. Inoltre, se dovesse sconfiggere anche Nishikori, scavalcherebbe Roger Federer nel ranking diventando il numero 2 al mondo.