Cinque volte Jannik Sinner, tre volte Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti. Due volte Stefano Travaglia e Gianluca Mager, una volta Fabio Fognini. E, ora, con la prima vittoria in carriera (dopo sette sconfitte consecutive) contro Aljaz Bedene, Marco Cecchinato. Così, per la ventesima volta in stagione un giocatore italiano raggiunge i quarti di finale in un torneo Atp. Il siciliano ci è riuscito battendo, prima dello sloveno, anche Raul Brancaccio nel derby tricolore all’Atp 250 di Parma. Dopo il successo di ieri, per 7-5 6-2, abbiamo avuto l’opportunità di sentirlo in conferenza stampa.
Tenendo conto della netta crescita del suo rendimento nell’ultimo periodo, abbiamo chiesto al numero 104 Atp come si rapporta con tutti i risultati positivi del tennis italiano, se questi lo caricano ulteriormente nell’approccio ai tornei o se cerca di non pensarci, evitando di mettersi un po’ troppa pressione addosso. Cecchinato ha risposto con grande consapevolezza, dicendosi però maggiormente attento a sé stesso: “So che ci sono tanti italiani nei primi cento, quindi sicuramente è una spinta per tutti, perché ci trasciniamo l’uno con l’altro. In questo momento, a dire la verità, penso al mio livello di gioco, alle mie partite. Sono molto concentrato e focalizzato col mio staff e con la mia famiglia, penso ad entrare in campo e ad esprimere il mio livello di gioco. A tutto il resto in questo momento non ci penso“.
Il risultato è importante, proprio perché viene arrivato contro un avversario che aveva sempre sopraffatto l’italiano prima di oggi. “Partivo sfavorito“, ha ammesso, “con Max [il coach Sartori] avevamo impostato un po’ il match a livello tattico e sono riuscito ad esprimere alla perfezione quello di cui avevamo parlato. Ho servito bene e sono riuscito a muovere bene la palla: oggi giocavo veramente carico e pesante, questa è stata la chiave del match“. Ha anche aggiunto: “Quello che è più importante è che tutte le settimane sto facendo buonissime partite, quelle che dovevo vincere le sto vincendo. Nelle ultime settimane ho sempre lottato con tutti: Berrettini, Shapovalov e Goffin.
Per la prima volta, poi, Cecchinato sta giocando con uno spettatore speciale in tribuna, il piccolo Edoardo, nato nel luglio del 2020. Parlandone, non nasconde le emozioni: “In questi giorni mi vengono i brividi, è la cosa più bella. Non era facile gestire le emozioni, sono contento perché ho vinto due buoni match e oggi ho sfatato un tabù“. Tutte buone sensazioni da poter portare sul campo oggi pomeriggio, quando nel match di quarti se la vedrà contro lo slovacco Norbert Gombos. I precedenti sono 1-1, con il numero 87 Atp che è arrivato a questo punto superando in tre set sia Emiil Ruusuvuori che Albert Ramos.