La storia più bella e particolare di questo Wimbledon è stata quella di Cori Gauff, 15enne americana in grado di sconfiggere Venus Williams all’esordio. Tra somiglianze, sogni e desideri, è sembrato di assistere ad un vero e proprio viaggio nel tempo.
Coco, come la chiamano in famiglia, è solo una ragazzina. E grazie al titolo junior al Roland Garros si è conquistata una wild card a Wimbledon. Arriva il sorteggio e il destino ti mette davanti Venus Williams, una leggenda del tennis che sull’erba di Londra ha trionfato ben cinque volte. E poi succede che la batti, anche senza patire troppo, in due set, sconfiggendo le leggi dello spazio e del tempo. Non si esagera, non si paragona, ma la partita tra Cori Gauff e Venus Williams ha avuto un che di sovrannaturale: sembrava che ci fossero due Williams (o due Gauff, dipende dai punti di vista) una contro l’altra, la versione più giovane e quella attuale.
E il destino, lo sport, spesso ti regalano queste cornici. Gauff ha vinto un match da predestinata, paragonabile per certi versi a quello vinto da Roger Federer contro Pete Sampras nel 2001. E pensare che proprio Coco ha avuto la benedizione da Roger agli Australian Open: lo svizzero l’ha incoraggiata dopo l’uscita prematura nel torneo juniores e da allora non si è più fermata, con un titolo ITF a Surprise, la Coppa dei Moschettieri baby e questo fantastico trionfo a Wimbledon.
E pensare che una settimana fa ha finito gli esami scolastici. Ora si ritrova al secondo turno di Wimbledon (più giovane giocatrice di sempre a riuscirci dal 1991) contro Magdalena Rybarikova, un’altra che qui ha fatto semifinale. Giusto per far capire l’impresa: Venus Williams aveva vinto 6 Slam prima che la Gauff (classe 2004) nascesse. E se i sogni son desideri…