Con la vittoria a Los Cabos Fabio Fognini dimostra di voler far bene sul cemento americano

Fabio Fognini ha lasciato 6 game a Juan Martin Del Potro nella finale di Los Cabos, chiudendo nel migliore dei modi la settimana in Messico.

Fabio Fognini, e la sua stravagante capigliatura, chiudono la settimana a Los Cabos nel migliore dei modi, con la vittoria in finale su Juan Martin Del Potro, giocando un match di alto livello concedendo solo 6 game all’argentino.

Vincere con Del Potro non è mai facile, il gigante di Tandil è un lottatore, in più su cemento il suo servizio e il suo diritto possono risultare devastanti, ma Fabio ha giocato alla grande e ha messo in bacheca il suo primo titolo su cemento.

Fognini-Los-Cabos-2018

Naturalmente i detrattori di Fabio non hanno perso tempo, non potendo commentare la sconfitta, hanno sminuito il valore della vittoria, dicendo che era “solo” un Atp 250 e che il primo vero avversario è stato l’argentino; la realtà è che il ligure in questo torneo ha sofferto solo con Halys il primo match, poi ha vinto agilmente i seguenti e anche in finale è stato perfetto.

Dal mio punto di vista Fabio ha fatto bene a scegliere di far il torneo di Los Cabos, aveva avversari che tecnicamente erano inferiori a lui, e quindi la possibilità di arrivare in fondo e metter benzina nelle gambe e far punti per la classifica visto che l’obbiettivo è sempre la Top 10.

“Aver vinto in finale contro un giocatore come Del Potro mi dà molta carica, vincere un torneo contro un Top Player come lui era uno degli obbiettivi della mia carriera, sono davvero felice.” 

Queste le parole dell’azzurro in conferenza stampa, visibilmente felice, che ha annunciato che giocherà in doppio con Del Potro in Rogers Cup.

Tatticamente Fabio è stato esemplare, aprendosi il campo e variando il gioco come lui sa fare esibendo il suo repertorio di gioco a rete e smorzate, è rimasto impassibile alle bordate di DelPo recuperando il break in apertura di primo set per non sbagliare più nulla.

In classifica Fabio torna alla posizione numero 14, con Carreño Busta a pochi punti di distanza, ma che sembra lontano dalla condizione fisica esibita lo scorso anno in questo periodo.

Ora ha pochi punti da difendere tra Rogers Cup e Cincinnati, gli basterà una vittoria con Jonhson per eguagliare il risultato dello scorso anno, il titolo di questa mattina è un segnale positivo per il resto della stagione per sferrare l’attacco a quella Top10 che nonostante tanti detrattori non gli riconoscano, Fabio meriterebbe come premio al suo talento troppo spesso denigrato.

 

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