Francia e Croazia si contenderanno l’ultima Coppa Davis nel classico formato, visto che dalla prossima stagione subirà un controverso restyling, con il sorteggio dei match alle porte testiamo le condizioni delle due nazioni.
Si gioca in Francia, a Lille e la superficie scelta è la terra battuta, capitan Noah ha dovuto operare una scelta praticamente obbligata vista l’ultima defezione di Richard Gasquet.
Il team chiamato a difendere il titolo vinto lo scorso anno è composto da Lucas Pouille, Jo-Wilfried Tsonga, Jeremy Chardy per quanto riguarda i singolaristi e la collaudata coppia di doppio Herbert/Mahut.
Sulla carta non sarà semplice vincere l’ultima insalatiera perché le condizioni di forma dei singolaristi non sono particolarmente incoraggianti e anche la superficie di gioco non è forse la più adatta alle loro caratteristiche anche se si stanno allenando da giorni per esser pronti.
Tsonga è rientrato da poco da un lungo stop, visto a Parigi-Bercy è parso molto macchinoso nei movimenti, naturalmente lontano dalla condizione migliore.
Lucas Pouille ha chiuso la seconda parte di stagione con un brusco calo di prestazioni a cui ha aggiunto un infortunio che gli ha fatto saltare qualche torneo,ma preoccupa più di tutto la scarsa tenuta mentale dimostrata nella seconda metà dell’anno.
Per assurdo il giocatore più in forma del momento risulta Jeremy Chardy, nonostante non sia un fanatico della terra rossa.
Noah almeno sul doppio può essere tranquillo, la coppia è rodata ed esperta Mahut sembra star bene e assieme ad Herbert ha giocato un buon master a Londra.
Viste le premesse la Croazia sembra essere leggermente favorita nonostante il Cilic visto a Londra abbia ancora evidenziato problemi di gestione della partita.
La coppia del doppio uscirà tra Mate Pavic, Ivan Dodig e Franko Skugor, partono sicuramente sfavoriti ma non battuti, potrebbero magari regalare una sorpresa nonostante la qualità e il fattore campo giochi a favore dei galletti.
Il più in forma è Borna Coric che ha chiuso la stagione giocando un gran tennis, ha sistemato un fastidio al piede che lo aveva costretto al ritiro nel torneo di Vienna e si sta preparando al meglio per questa finale.
Speriamo che l’ultima Coppa Davis old school, se così la possiamo definire, ci regali un bello spettacolo, le premesse su una finale incerta ci son tutte.
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L’ultima finale della vera Coppa Davis, dal prossimo anno sarà una cosa inguardabile