Prima cosa: Re Roger è definitivamente tornato. Se la vittoria in Australia è stata una piacevole sorpresa e quella di Indian Wells una buona affermazione, dopo la sconfitta non proprio brillante subita a Dubai da Donskoy, la conferma a Miami ha sancito definitivamente il suo ritorno nel tennis che conta. Seconda tripletta messa a segno, dopo quella del 2006, ed ennesima prova di forza e di carattere di un campione la cui via del tramonto sembra assai lontana. Ci piace anche ricordare che oltre a Federer la tripletta Australian Open-Indian Wells-Miami, è riuscita soltanto a tre tennisti con la “T” maiuscola, ovvero Sampras, Agassi e Djokovic. La finale contro Nadal è apparsa quasi sempre a senso unico, con Federer che ha saputo controllare molto bene i colpi di Rafa, costringendolo a giocare sempre in recupero, per piazzargli poi, nei due momenti decisivi dei set, il break. Nemmeno i trentadue gradi, il settantasei per cento di umidità e la maratona giocata un giorno e mezzo prima con Kyrgios, hanno intaccato la lucidità del campione svizzero. Tripletta di inizio anno che lo porta al numero 4 del ranking, prima dell’inizio della stagione sul rosso. Proprio questa sarà una bella incognita nel calendario dell’elvetico, che ha già dichiarato di prendersi qualche mese di ferie per recuperare in pieno. Lo vedremo direttamente al Roland Garros o tenterà il colpaccio a Roma e Madrid? Ancora non si sa, certo è che non potrà mica vincere tutto lui…
Nota positiva anche la finale raggiunta da Rafa Nadal, in un torneo nel quale negli anni non ha mai trovato grandi soddisfazioni, e per la quinta volta in carriera ha dovuto arrendersi ad un passo dal trionfo. Il maiorchino si è espresso a buoni livelli per tutto il torneo, imponendosi abbastanza facilmente in tutti i turni (fatta eccezione per lo “strano” 0-6 con Kohlschreiber) e trovando un tabellone comunque abbastanza agevole. Sicuramente i prossimi impegni sulla terra battuta diranno di più sul vero stato di forma di Nadal. Anche lui come Federer ha guadagnato due posti nel ranking, piazzandosi al numero 5 proprio dietro Roger.
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Chi è apparso in difficoltà in questo Miami Open è Kei Nishikori, accreditato della testa di serie numero due e sconfitto dal nostro Fabio Fognini ai quarti di finale. In tutti i turni il giapponese ha trovato qualche ostacolo nell’imporre il proprio gioco e la propria solidità. Prima di abbandonare il torneo per mano dell’italiano, ha lasciato sul campo un set sia a Verdasco che a Delbonis, due giocatori più a loro agio su altre superfici. Inizio di stagione piuttosto scialbo per il samurai, che dopo le sconfitte ai quarti di finale degli ultimi due tornei, ha perso tre posizioni in classifica scivolando al numero 7. Anche per lui la stagione sul rosso, forse la sua superficie preferita, potrà essere utile per un pronto riscatto. In posizione stabile al numero 3 della classifica troviamo Stan Wawrinka, testa di serie numero uno del tabellone ed uscito prematuramente al terzo turno per mano di Alexander Zverev, il quale si è poi arreso immediatamente a Nick Kyrgios nello scontro tra i due nomi del futuro per eccellenza. Da segnalare infine l’ennesima buona prova sul cemento di Jack Sock, americano in costante crescita. Dopo la finale di Delray Beach, la semifinale ad Indian Wells ha infatti raggiunto i quarti di finale a Miami, iscrivendosi così nella lista di quelli che sulle superfici veloci sono capaci di infastidire qualsiasi avversario.
Se qualcuno non se ne fosse accorto, si è anche disputato il torneo WTA in quel di Miami, con la vittoria della britannica Johanna Konta in finale sulla danese Caroline Wozniacki. Brillante ritorno per la ventiseienne inglese, che dopo aver perso al secondo turno ad Indian Wells ha avuto più tempo delle altre per preparare l’impegno in Florida. La vittoria dimostra il buon stato di forma di Johanna che nel 2017 ha già conquistato due dei tre titoli vinti in carriera. Tabellone inizialmente abbastanza agevole nonostante le difficoltà incontrate al primo turno contro la Sasnovich. Ha dovuto poi incontrare la numero tre del seeding Simona Halep ai quarti di finale, con la quale ha rischiato seriamente di uscire trovandosi in svantaggio di un set e un break nel secondo parziale, per poi imporsi al terzo con il punteggio di 6-2. Ottime prove poi in semifinale contro Venus Williams e in finale contro la Wozniacki. Proprio i punti conquistati ora le hanno permesso di raggiungere il suo best-ranking al numero 7. Siamo però sicuri che la sua sarà una scalata verso le prime posizioni da qui alla fine dell’anno. Parlando della sconfitta Caroline, si tratta per lei della terza finale persa nel corso dell’anno, dopo quelle di Doha e Dubai. Un inizio di stagione tutto sommato ottimo tenendo conto delle ultime annate non proprio brillanti dove ha faticato a trovare una continuità consona ad una giocatrice del suo calibro. Anche per lei ranking in miglioramento, la troviamo infatti alla posizione numero 12. Buoni segnali anche da Karolina Pliskova, testa di serie numero due e semifinalista sconfitta proprio da Wozniacki. Anche qui la ceca ha espresso buoni livelli tennistici, confermando la sua posizione in classifica al numero 3.
Chi continua a deludere è invece l’attuale regina Angelique Kerber, sconfitta ancora una volta abbastanza prematuramente, per mano di una Venus Williams che ad ogni torneo sembra voler dimostrare ancora qualcosa a tutti i suoi tifosi. Nonostante le prossime candeline tra qualche mese saranno trentasette, la maggiore delle sorelle continua a giocare quasi tutte le settimane ottenendo sempre buoni risultati e rimanendo tra le prime dieci della classifica mondiale. Un’altra delusione arriva dalla spagnola Muguruza, che ancora una volta non riesce a far valere la sua caratura in un torneo che la poteva rilanciare. Nell’elenco delle bocciate è d’obbligo citare qualche nome come Kasatkina, Siegemund, Chirico, Garcia, Kovinic, Bouchard e Bencic. Tutte giocatrici non prive di talento ma ancora una volta lontane dal trovare quella continuità utile a potersi insediare in posizioni di classifica degna di nota. Continua invece il momento assai negativo per Agnieszka Radwanska e Dominika Cibulkova. Archiviata la stagione sul cemento americano, il tour propone immediatamente l’interessante quanto esclusivo torneo WTA di Charleston sull’ormai rara terra verde oltre alla tappa sul duro messicano di Monterrey. Per il circuito maschile settimana di sosta a causa della Coppa Davis prima di aprire la stagione sulla terra battuta a Houston e Marrakech.
Di Tommaso Borgatti