Nel giorno in cui è stata accolta nell’esclusivo club delle vincitrici di uno Slam, Flavia Pennetta ha ascoltato il suo corpo, e ha deciso di dire basta.
Per tutta la carriera, e per tutta la sua vita, si è allenata per quel momento di gloria. Ma quando è arrivato, quando ha potuto alzare la coppa degli Us Open, suo primo titolo in un major, ha capito che era il momento di ritirarsi. E ha annunciato nel suo momento migliore che uscirà di scena alla fine della stagione.
Quando ha saputo che la numero 1 del mondo Serena Williams si sarebbe ritirata da tutti i tornei di fine anno, l’italiana è stata naturalmente, sottolineando la necessità per ogni giocatrice di protegggere la propria salute. Dopo tutto, lei sa cosa significa non avere più benzina nel proprio serbatoio o munizioni nel proprio arsenale.
Flavia ha rilasciato alcune dichiarazioni in un’intervista telefonica al “The straits time”, qualche giorno fa. Parlando del ritiro di Serena, ha affermato: “Non lo sapevo, ma rispetto la sua decisione. Lei sa come si sente. Dobbiamo fidarci di lei, che sa evidentemente che questo è il momento giusto per ricaricare le batterie. Dobbiamo capirla“.
La brindisina, nel mese di Settembre, ha centrato da numero 26 del mondo un’impresa straordinaria, vincendo gli Us Open. Ha ottenuto scalpi di grande importanza, come la numero 4 del mondo Petra Kvitova e la numero 2 Simona Halep. In finale finale poi Flavia ha superato l’amica Roberta Vinci, nella storica finale tutta azzurra.
“Questo era il modo con cui ho sempre sognato di dire addio al tennis”, ha detto durante la cerimonia di premiazione. A 33 anni, è la più anziana giocatrice a vincere uno Slam. Mai classificata oltre al dodicesimo posto, ora è addirittura la numero 6 del mondo, ed è sulla buona strada per centrare la qualificazione alle WTA Finals di Singapore.
“No, non sto riconsiderando la mia decisione“, ha insistito l’italiana. “Ho scelto di ritirarmi perché era quello che pensavo. In quel momento, sapevo che volevo fermarmi”. Singapore vedrà il suo canto del cigno dunque, se riuscirà a rimanere nelle prime 8 del ranking: “Ci siamo quasi, siamo vicini”, ha detto scherzando, speranzosa di poter ottenere il “ticket” per il torneo.
“Durante la stagione, non ho giocato così bene. Ma ho sempre amato New York e gli Us Open, e sapevo che avrei potuto fare bene. Ho pensato partita per partita, senza dare troppa importanza al sorteggio”. “Le Finals saranno difficili, ma sarebbe meraviglioso se potessi qualificarmi e chiudere la mia carriera con un grande torneo“.