ANTEFATTO – L‘ITF lo scorso anno ha siglato una partnership ventennale da 25 miliardi di dollari con il gruppo di investimento spagnolo Kosmos Tennis (cui fa capo il calciatore del Barcellona Gerard Pique), allo scopo di rilanciare la Coppa Davis, rivedendone il formato e le modalità di partecipazione. Piquè, insieme ad altri investitori (il miliardario americano Larry Ellison e il ricco giapponese Hiroshi Mikitani),avrebbe realizzato una sorta di competizione tennistica tra nazioni sul modello della Coppa del Mondo di calcio, con il benestare del presidente dell’ ITF David Haggerty, secondo il quale, “bisognerebbe essere orgogliosi del fatto che un’azienda esterna al mondo del tennis voglia investire in esso”.
Ma come è noto sono numerose le polemiche sorte intorno al nuovo formato della storica Coppa Davis:“Trovo inaccettabile che sia stato letteralmente cancellata una manifestazione che può vantare 119 anni di storia. Quando mai è accaduto che sponsor calcistici si occupino di eventi tennistici? È incredibile. Hanno raggiunto il controllo assoluto del nostro sport solo grazie al denaro. Non sono d’accordo su niente riguardo il nuovo formato della competizione”, ha dichiarato l’ex tennista di Adelaide.
MALDIVE – Una delle motivazioni che ha spinto al cambiamento della formula della Coppa Davis, oltre alle esigenze televisive, è riferibile alla diserzione frequente operata dai più forti giocatori del circuito. Ma siamo sicuri che cambierà qualcosa con le nuove disposizioni? Secondo Lleyton assolutamente no: “Non credo che nonostante questi cambiamenti i migliori giocatori del circuito ATP vi prenderanno parte”. In un calendario sempre più affollato, la nuova Davis si colloca tra la Laver Cup e la nuova ATP Cup, che si giocherà proprio in Australia il prossimo gennaio. “Sarò al sole delle Maldive“, ha dichiarato Alexander Zverev. Mentre Lucas Pouille ha affermato,“ero contrario al 200 per cento, e sono ancora contrario al 200 per cento”.
BRAVEHEART – Per la formula al meglio dei cinque set ed in ragione della non neutralità del campo, la Davis è stata il perfetto scenario per protagonisti dai cuori impavidi, “E’ stata soppressa l’emozione di assistere a partite giocate al meglio dei cinque set e di giocare in casa la finale. Quello che mi fa maggiormente soffrire è che i giovani giocatori come De Miñaur e Popyrin non potranno vivere una delle migliori esperienze nella carriera di un giocatore di tennis, riuscire a giocare una finale di Coppa Davis in casa, davanti il proprio pubblico”, ha conclsuso Lleyton Hewitt.
ITALDAVIS – L’Italia si giocherà in India la sua qualificazione. La nostra nazionale ha conquistato la sua unica Coppa Davis proprio in occasione di una di queste sfide epiche. Nicola Pietrangeli, vincitore come capitano a Santiago del Cile nel 1976, non è stato da meno rispetto all’australiano, nel giudicare il nuovo formato della coppa Davis: “La federazione internazionale si è svenduta perché andava a rotoli. Piqué, che gioca benissimo a pallone ma non c’entra niente col tennis, ha portato molti soldi sul tavolo e l’Itf che contava sempre meno ha ceduto. Per me la Coppa Davis è una mamma e questa riforma è una cosa scandalosa, terribile”.