[tps_title]2º posto[/tps_title]
Nick Kyrgios/Mohammed Layhani vs Pierre-Hughes Herbert
Al secondo posto troviamo uno degli episodi che ha caratterizzato maggiormente la seconda parte di stagione ed ha suscitato un’attenzione, in particolare mediatica, notevole. In questo caso non si tratta di uno scontro giocatore-arbitro, bensì di un fatto inusuale che ha visto protagonisti Kyrgios e Layhani, due…personaggi. Durante un cambio di campo, agli Us Open, l’arbitro svedese scende dalla sedia e si avvicina a Kyrgios per parlargli, cercando di farsi capire nonostante la musica ad alto volume. Ovviamente Layhani non dà consigli all’australiano su come giocare, anzi gli chiede il massimo impegno e cerca di spronarlo a dare di più, sia per lo spettacolo che per evitare di punirlo con un warning, determinato proprio dallo scarso impegno – “best effort” . Malgrado il giudice di sedia non abbia commesso nessuna azione che i suoi poteri non gli conferiscano, con la sola novità che non l’ha fatto dalla sua postazione ma sia sceso, il fatto che da quel momento Kyrgios ha iniziato a giocare meglio e si è aggiudicato l’incontro in rimonta non è andato giù a tutti. Nè Herbert nè i tanti tifosi e scommettitori l’hanno infatti presa bene, tanto che Mohammed Layhani è stato sospeso per due mesi; se si analizza però la questione basandosi solo sul regolamento, l’arbitro di origine marocchine non ha infranto nessuna regola.
2 comments
Il “sale” del tennis. Maledetto Occhio di Falco ! Ci privi delle belle e spettacolari litigate di una volta ! Un altro Connors e un altro McEnroe non rinasceranno più 😀 Sono d’accordo sul giudizio ponderato e di buon senso che hai scritto su Lahyani: non ha fatto nulla di male a termine di regolamento. E’ solo un po’ troppo narcisista.
Ess… Il top quando si stavano picchiando a Wimbledon nell’80, con Connors che lo spingeva e gli diceva “gioca stronzo”. Quello è stato il massimo, roba da dare la medaglia ad entrambi, coi reali in tribuna a ridere sotto i baffi ahahah