I 5 episodi più controversi del 2018 che hanno coinvolto i giudici di sedia

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Serena Williams vs Carlos Ramos

Per quanto possa essere scontato, banale, noioso o ripetitivo, al primo posto ci sono loro due, Serena Williams e Carlos Ramos, che durante la finale degli Us Open hanno rubato la scena alla vera campionessa, Naomi Osaka, dando vita ad un siparietto che resterà nelle menti degli appassionati di questo sport per molti anni. La questione è ormai ben nota ed è stato praticamente impossibile non scorgere la notizia sui giornali in quel periodo, ma per i più distratti facciamo un riassunto.

Tutto parte da un warning che l’arbitro portoghese dà a Serena all’inizio del secondo set, causa warning. La Williams, già sotto nel punteggio, ovviamente non la prende bene e, quando rimedia un punto di penalità per l’accumularsi delle infrazioni, a causa di una racchetta spaccata pochi giochi dopo, l’atmosfera diventa incandescente. Frustrata dalla situazione e senza volersi rassegnare a perdere, per di più a casa sua, Serena si scaglia contro l’arbitro, inveendogli contro e dicendogliene di tutti i colori, aizzando la folla dell’Artur Ashe e focalizzando l’attenzione su di lei, nonostante l’imminente sconfitta. Dopo un game di penalità e l’intervento del giudice arbitro, la sfida si conclude con la vittoria della Osaka e la sconfitta della Williams, ma anche con il povero Ramos che esce dal campo scortato, senza neppure essere premiato.

Anche in questo caso il giudice di sedia portoghese ha applicato alla lettera il regolamento, senza interpretare a suo modo le regole o sbagliando qualcosa, bensì in maniera ineccepibile. Non a caso tutti i suoi colleghi e non solo si sono schierati dalla sua parte e Serena ha rimediato una multa di 17.000 dollari.

Si colloca dunque in vetta alla classifica questo episodio, ma non è l’ultimo. Non chiudete infatti l’articolo che ci sono ancora un paio di video da vedere ed errori clamorosi da non perdere. Come fare per vederli? Cliccate su Bonus!

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Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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