I 5 episodi più controversi del 2018 che hanno coinvolto i giudici di sedia

Da Williams a Kyrgios e non solo. Ecco i casi più eclatanti della stagione che hanno visto dei veri e propri duelli tra tennisti e giudici di sedia.

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Purtroppo no, non sono finiti gli episodi che hanno coinvolto i giudici di sedia ma, se abbiamo appena terminato di descriverne cinque che sono finiti in prima pagina sui giorni, eccone altri che sono passati un po’ in sordina.

Dopo tanti litigi, ecco finalmente sorrisi e spiegazioni che soddisfano entrambi. Ci troviamo a Wimbledon ed è in corso il match tra Nick Kyrgios – ancora lui! – e Robin Haase; sulla sedia James Keothavong.

Kyrgios sbaglia la prima di servizio ma poi fa ace di seconda, vedendosi però togliere il punto a causa di un fallo di piede chiamatogli dal giudice di linea. L’australiano si rivolge allora all’arbitro, che con tutta la nonchalance del mondo gli rivela che il fallo di piede non può essere chiamato prima che il giocatore colpisca la palla, come Nick sosteneva, bensì dopo, scatenando le risa della folla.

Ok, basta risate e divertimento. Non credete che il mestiere dell’arbitro sia tutto rose e fiori; torniamo perciò agli errori gravi. Per farlo dobbiamo indietro di un paio di mesi e cambiare continente. Siamo in Qatar, a Doha, ed è in corso la sfida tra Radwanska, che ha recentemente comunicato l’addio al tennis, e Mona Barthel.

Il video spiega molto bene ciò che è accaduto, vale a dire un grossolano errore dell’esperta Marija Cicak, che sul 15 pari assegna il punto alla giocatrice sbagliata innescando una catena di errori dalla quale si viene a capo solamente a fine game, quando la Radwanska giustamente recrimina. Nonostante una situazione assai complicata, si riprende a giocare con il punteggio giusto e la polacca riuscirà poi a vincere il game ed il match. Da segnalare, però, la disponibilità e la sportività di Mona Barthel, che non ha esitato a servire nuovamente e non ha battuto ciglio nonostante fosse stata oggettivamente disturbata e penalizzata – in quanto costretta a ritornare a servire quando ormai era già seduta – da una serie di errori dell’arbitro.

Giungiamo infine al termine di questa lunga carrellata di episodi stagionali, che concludiamo con due fatti accaduti a livello Challenger, dove non si può fare a meno di notare che il livello degli arbitri sia più basso e, soprattutto sul veloce risulta difficile cavarsela in determinate situazioni.

Nel primo video, per quanto la decisione di assegnare il punto possa essere corretta, a patto che la palla sia effettivamente out, il giudice di sedia fatica a spiegarsi con il giocatore e non riesce ad essere troppo convincente, o meglio non a tal punto da rassicurarlo completamente.

Nel secondo video, invece, l’errore dell’arbitro è talmente madornale che l’unica spiegazione è un clamoroso abbaglio, il quale non si vede spesso sui campi da tennis, ma può capitare anche a livelli più alti.

2 comments
  1. Il “sale” del tennis. Maledetto Occhio di Falco ! Ci privi delle belle e spettacolari litigate di una volta ! Un altro Connors e un altro McEnroe non rinasceranno più 😀 Sono d’accordo sul giudizio ponderato e di buon senso che hai scritto su Lahyani: non ha fatto nulla di male a termine di regolamento. E’ solo un po’ troppo narcisista.

    1. Ess… Il top quando si stavano picchiando a Wimbledon nell’80, con Connors che lo spingeva e gli diceva “gioca stronzo”. Quello è stato il massimo, roba da dare la medaglia ad entrambi, coi reali in tribuna a ridere sotto i baffi ahahah

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