I RECORD – Per la prima volta dal gennaio 2013, Serena Williams non occupa più la prima posizione nel ranking WTA. Se la campionessa statunitense avesse vinto il trofeo avrebbe raggiunto due record di Steffi Gaf: 23 vittorie nei Major e il maggior numero di settimane in classifica come numero uno. Ma i sogni di gloria di Serena sono stati interrotti in semifinale da Karolina Pliskova.
LA NUOVA REGINA DEL TENNIS – Angelique Kerber, grazie alla sconfitta della Williams, ha prima potuto raggiungere la vetta della classifica, e due giorni più tardi battendo la Pliskova, sollevare al cielo il meritato trofeo.
L’ULTIMO TRIENNIO – Fino al gennaio 2016, l’espressione “numero due” indicava tutte le giocatrici che appartenevano al pianeta terra, perché il dominio di Serena Williams era incontrastato e incontrastabile. Poi però, l’ultima edizione dell’Australian Open ha dimostrato che le cose stavano iniziando a cambiare. La Kerber con quel successo ha guadagnato un’incredibile dose di fiducia nei propri mezzi.
L’ECCEZIONE – 10 giocatrici sono riuscite a raggiungere la posizione più ambita della classifica, dopo il primo acuto della ventenne Serena (2002). Loro hanno tagliato questo importante traguardo da giovani, o addirittura giovanissime. Invece, Angelique Kerber all’età di 28 anni, nel suo decimo anno di partecipazione ai tornei Slam. Una rarità, confermata dal record: è la più anziana numero uno della storia Open.
SERENA E ROGER – La più piccola delle sorelle Williams, però, si può parzialmente consolare, dato che, ha fatto registrare un nuovo primato sia in campo femminile che maschile. Nessuno prima di lei ha vinto 309 volte nei Major. Roger Federer è fermo a quota 307.
Entrambi verranno ricordati per molteplici qualità, ma due tra esse spiccano in modo particolare: la resilienza e l’eleganza. Pochissimi altri tennisti hanno giocato così tanti incontri nella Open Era — inoltre in alcuni tornei, come ad esempio l’Australian Open — il numero complessivo dei match si è ridotto. Questo primato è molto interessante per un fattore che si nasconde all’orizzonte. Serena e Roger sono andati per lungo tempo a “braccetto”: nel senso che, i due avevano giocato lo stesso numero di partite Slam (291), mettendo a referto un identico numero di vittorie (252). Poi a seconda dei punti di vista: o la Williams ha continuato indisturbata nella sua striscia vincente, o Federer ha iniziato a perdere qualche sfida di troppo. La differenza in questo singolare primato si spiega agilmente: l’ascesa di Novak Djokovic. Di conseguenza, ci chiediamo se Angelique Kerber riuscirà a emulare il collega serbo. La tedesca sarà in grado di mettere sotto pressione la Williams negli Slam?
Questo dato si può analizzare anche mettendo a confronto la percentuale di vittorie e sconfitte della carriera. Ci sono due conseguenze per tutti i tennisti che hanno conquistato 200 vittorie nei Major: il primato non migliora sensibilmente, o per loro inizia la fase di declino. Non per Serena. Lei ha “mantenuto” una percentuale da GOAT (greatest of all time, ndr): passando dall’ottantasei percento all’88 dopo la 200esima partita vinta.