Il futuro di Rafael Nadal

Se in fatto di ritiri il mondo del tennis maschile presta maggiormente la propria attenzione alla figura di Roger Federer, per ragioni meramente anagrafiche e statistiche, è anche vero che ultimamente ha sorvolato sugli ipotetici progetti di Rafael Nadal.

Il campione spagnolo ha recentemente supervisionato i primi lavori per la sua nuova accademia di tennis, l’omonima “Rafa Nadal Academy”, che sorgerà all’interno del mastodontico complesso polisportivo del “Rafa Nadal Sports Centre”, nella sua città natale di Manacor, Maiorca. Un progetto sicuramente ambizioso, che accende in noi la lampadina del “post-Nadal”, a fronte degli innumerevoli problemi fisici che hanno minato il 2014 e gettano ombra su un incerto 2015. Già nel 2012 lo spagnolo fece tremare tutti dichiarando che non sarebbe stato in campo ancora per molti anni e che l’idea di una vita lontana dall’agonismo non lo spaventava, quasi ci avesse già pensato; fortunatamente poi arrivò il magico 2013.

Qualche giorno fa Nadal ha confermato che per lui il 2015 rappresenta un enorme ostacolo; ci metterà il doppio dell’impegno per tornare alla miglior condizione e, volando basso, ammette che sarà abbastanza improbabile ripetere il 2013 che fu. Sottolinea, inoltre, come tra un titolo e l’altro e un infortunio di troppo siano già passati due anni e i sacrifici di un tennis dispendioso e faticoso come il suo iniziano a sentirsi.

“Ho due anni in più. Devo fare di tutto per essere di nuovo al top. Quest’anno ho avuto problemi alla schiena, poi al polso e l’appendicite. Molte cose sono successe che non mi hanno permesso di essere competitivo in tutti i mesi dell’anno. L’obiettivo del 2015 è non infortunarsi. Mi aspetto anche di giocare sempre di più con giocatori che non siano Fab  Four.” 

Noi ci auguriamo che Rafa possa continuare a deliziarci col suo splendido tennis per mille anni ancora, ma sembra chiaro che non lo vedremo sui campi fino a trentacinque anni. Con la speranza di essere smentito, solo Nadal, al di là di fantasiose ipotesi da parte dei giornali, sa cosa aspettarsi dal proprio fisico in vista di un prezioso 2015.

Vittorio Orlini

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