Vi dovete trasferire all’estero, per studio o per lavoro, e non volete rinunciare a continuare a giocare a tennis e partecipare ai tornei di categoria? Allora questo articolo potrebbe esservi utile. Qui di sotto trovate un piccolo vademecum con i passi principali da seguire e qualche dritta, oltre a delle linee generali sul funzionamento del sistema tennis fuori dall’Italia. Ovviamente, tenete conto che il sistema può variare da Paese a Paese. Le informazioni che troverete sono state raccolte sulla base di esperienze personali di chi scrive e di esperienze di altri giocatori italiani e non residenti all’estero.
SCEGLIERE UN CLUB – Così come avviene in Italia, per poter partecipare all’attività agonistica, anche all’estero avrete bisogno di un club di appartenenza. Potete fare una ricerca su internet dei club vicini a voi, leggendo anche magari le recensioni su google maps, e poi prendere contatto con alcuni di essi. A meno che non siate davvero sfortunati, troverete sempre qualche dirigente o responsabile di un tennis club che mastica l’inglese, e che vi inviterà per una visita in loco e per illustrarvi il funzionamento dello stesso. Una volta che avrete scelto il club che vi piace di più, dovrete diventarne membri. Di solito ci sono due modalità: affiliation e full membership. L’affiliation, che ha un costo di qualche decina di euro al massimo, vi è sufficiente per risultare affiliati a quel club e quindi avere la tessera agonistica per i tornei, ma non vi consentirà nè di giocare i tornei a squadre con il vostro club di appartenenza, nè di utilizzarne le strutture gratis (su questo punto torniamo fra un attimo). La full membership, invece, che è più costosa, vi permette di essere soci a tutti gli effetti, e quindi di giocare i campionati a squadre (che hanno un costo pagato dal club, come ad esempio la trasferta/il pranzo/le palline etc.) ma anche di poter prenotare i campi gratis, per un massimo numero di volte a settimana che varia da club a club e da Paese a Paese. Vediamo meglio: almeno nei Paesi più freddi (Francia, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo etc.) la stagione tennistica si divide tipicamente in stagione invernale o indoor (da Ottobre a fine Aprile/Maggio) e stagione estiva o outdoor (da Maggio fino a fine Settembre). Se avete la full membership in un club, avrete diritto, durante la stagione estiva, di prenotare i campi del vostro club senza pagare, utilizzando un sistema online, per un numero massimo di volte a settimana variabile. Durante la stagione invernale invece, molti club coprono i campi con delle tensostrutture (i “palloni”), ed in quel caso bisogna pagare per prenotare. Un’usanza molto diffusa è quella di mettersi d’accordo con un certo numero di giocatori del vostro club, ad esempio i vostri compagni di squadra, e “comprare” delle ore per tutta la stagione invernale, dividendo la quota (ad esempio, 6 giocatori, campi n. 3 e 4, il Giovedi dalle 20 alle 22), in modo da essere sicuri di allenarvi almeno una volta alla settimana.
Una volta iscritti al club e sistemato il discorso classifica (per quello, leggere il paragrafo successivo), chiedete al responsabile che vi ha seguito di darvi il contatto di alcuni giocatori, teoricamente del vostro stesso livello. Di solito troverete sempre giocatori di un club che cercano nuovi membri per la propria squadra, oppure in alternativa potete fare una ricerca voi stessi dal sito della federazione, che di solito fornisce anche il contatto e-mail dei vari giocatori.
CONVERTIRE LA CLASSIFICA E FUNZIONAMENTO DELLE CLASSIFICHE – Veniamo alle note dolenti. Qui dovrete darvi molto da fare voi. Se vi tesserate in un Paese straniero senza dare alcuna comunicazione della vostra precedente classifica in Italia, vi verrà assegnata automaticamente la classifica più bassa possibile, come in Italia il 4.NC. Se invece volete da subito cercare di avere una classifica più o meno equivalente, sappiate che le Federazioni Tennis dei diversi Paesi non comunicano tra di loro spontaneamente. Dunque dovrete segnalare la cosa al responsabile del vostro club al momento della richiesta di iscrizione, allegando o un certificato della FIT (possibilmente in inglese) che attesta quale era la vostra classifica in Italia al momento del vostro trasferimento all’estero, oppure facendo uno screenshot del vostro profilo dal sito della Federtennis, evidenziando numero di tessera FIT e classifica. A quel punto, la Federazione locale provvederà ad assegnarvi una classifica equivalente secondo delle Tabelle Internazionali di Conversione del ranking. In rete se ne trovano diverse, più o meno aggiornate, ma sono totalmente in conflitto l’una con l’altra, e probabilmente la Federazione del Paese dove vi trovate ne userà un’altra ancora secondo un regolamento federale interno. Ecco sotto un esempio di Tabella Internazionale di conversione, preso dal sito della Federtennis olandese:
Pur esistendo già dei sistemi internazionali o universali di classifica, che sono già implementati in molti Paesi del mondo, molti altri Paesi continuano a fare a modo loro, ed in alcuni casi le classifiche e le categorie sembrano essere state inventate da un sadico, tanto sono complicate e (apparentemente) senza un senso logico. In alcuni Stati la classifica è semplicemente costituita da un numero (possibilmente preceduto da una lettera fissa). In U.S.A. e Canada il numero è crescente con il livello, mentre in altri Paesi come Olanda, Germania, Svizzera, Australia, il numero è decrescente al crescere del livello (ad esempio, in Germania si va da 1, ossia pro, a 23, ossia principiante alle prime armi). Ci sono poi dei Paesi con un sistema di classifica molto simile a quello italiano, come la Gran Bretagna o la Spagna, con divisione in categorie e sottogruppi per ogni categoria. E poi ci sono quei Paesi che hanno deciso di voler complicare le cose, come Belgio, Francia e Marocco, dove la classifica di un giocatore è costituita da una lettera, un simbolo, un numero che richiama il punteggio del tennis, ed ancora un altro numero ad elencare il sottogruppo. Ad esempio, quando giocavo in Belgio, la mia classifica iniziale era C+15/2; poi sono salito di tre categorie e sono diventato B+4/6. Non ne ho mai capito la logica…
Inoltre, come si può vedere dalla tabella, ad una determinata classifica in un Paese può corrispondere un gruppo di classifiche in un altro Paese: le corrispondenze non sono univoche. Per cui, non sorprendetevi se, dopo la conversione, vi verrà assegnata una nuova classifica non proprio corrispondente al vostro livello di gioco; è successo a molti, me compreso, e lamentarsi non servirà a nulla. Dovrete dimostrare sul campo, durante i tornei, il vostro reale livello, ed aspettare l’aggiornamento delle classifiche, che avviene una o due volte l’anno, a seconda del Paese dove vi trovate. Ma a volte succede che la Federazione locale possa prendere provvedimenti eccezionali ancora a stagione in corso. Ad esempio, se vi è stata data una classifica troppo bassa rispetto al vostro reale livello, avete giocato un paio di tornei e li avete vinti stracciando i vostri avversari, potrete presentare una richiesta alla Federazione, che potrà ritoccare la vostra classifica per “manifesta superiorità”, oppure alle volte saranno gli stessi giocatori che avete battuto facilmente nei tornei a lamentarsi con la Federazione del fatto che la vostra classifica non è realistica, e che il vostro posto dovrebbe essere in un’altra categoria.
Come anticipato ad inizio paragrafo, esiste già un sistema universale di classifiche del tennis: si chiama UTR (Universal Tennis Rating) ed è attivo attualmente in 202 Paesi.
Questo sistema permette di assegnare una classifica, in una scala da 1 a 16.50, a ciascun giocatore o giocatrice indipendentemente da sesso, età, nazionalità. Tutti i giocatori dell’ATP e della WTA hanno una classifica UTR: ad esempio l’UTR di Rafael Nadal è 16.27, quello di Simona Halep è di 13.26. La speranza è che prima o poi il sistema di classifiche locale possa essere abolito e si possa passare ad un unico sistema, come l’UTR appunto, universale a livello planetario, in modo da evitare definitivamente il sistema fallace delle conversioni, e facendo in modo che chiunque possa giocare un torneo all’estero anche se ci si reca in vacanza, senza aver bisogno di essere tesserato ed avere una propria classifica nel Paese ospitante.
TORNEI: ISCRIZIONE, MODALITA’, PUNTEGGI
Questo è forse l’argomento più interessante. Innanzitutto partiamo col dire che il sistema complessivo che riguarda l’iscrizione ai tornei all’estero è in molti casi quasi completamente automatizzato, e quasi tutto avviene online, quindi più efficiente del sistema italiano.
Quando sarete registrati nel sistema, con numero di tessera e classifica, riceverete via e-mail le vostre credenziali per effettuare il log-in al sito della Federazione; conservateli con cura perchè li userete sempre. Effettuando il log-in, avrete accesso al vostro profilo aggiornato con i vostri risultati, potrete consultare profili e risultati degli altri giocatori, le liste dei giocatori degli altri club etc. Inoltre, potrete iscrivervi ai tornei con pochi semplici clic. Scegliete il torneo, la categoria in cui parteciperete,e poi scegliete gli orari, giorno per giorno, in cui siete disposti ad andare a giocare. A tabellone del torneo redatto, riceverete via e-mail e via sms l’orario del vostro primo incontro, che dovrete confermare.
I tornei vengono svolti con diverse modalità, sempre variabili a seconda del Paese e a volte anche della Regione in cui vi trovate. Alcuni Paesi dividono l’attività agonistica in stagione estiva, con quasi solo tornei di singolare, e stagione invernale, in cui invece si svolgono solo tornei di doppio indoor. Altri invece prevedono tornei durante tutto l’anno, cosicchè un giocatore che voglia cercare di fare più punti possibile, ne avrà quasi sempre la possibilità. Esistono diverse modalità di torneo: innanzitutto ci sono tornei che possono durare una settimana o anche 10 giorni, e tornei che invece durano 1 o 2 giorni, tipicamente nel weekend, per dare la possibilità di giocare a chi durante la settimana è impossibilitato per motivi di lavoro. Si va dalla classica formula KO, ossia ad eliminazione diretta, alla modalità simile ai nostri rodeo, in cui si giocano anche 3-4 incontri in un giorno solo, alla modalità a gruppi all’italiana, alla modalità cosiddetta a spirale, in cui giocherete 2 o 3 incontri contro giocatori di livello simile al vostro. Con i tornei in questa modalità non ci sarà un unico vincitore, e di solito a molti giocatori interessa poco, poichè di solito i tennisti di livello medio-basso partecipano ai tornei solo per fare punti e quindi cercare di migliorare la propria classifica.
In alcuni Paesi i tornei di singolare prevedono, come avviene per il doppio, il Championship Tie Break al posto del terzo set; questo avviene specialmente per tornei che durano uno o due giorni, per evitare che alcuni match durino troppo e sconvolgano la programmazione.
L’iscrizione ai tornei ha un costo variabile. Ad esempio, il Belgio predilige un costo di iscrizione ai tornei esiguo, 10 euro, ma dovrete voi portare il vostro tubo di palline e dovrete rifare il campo a match finito; in Paesi come la Germania, invece, il sistema è più simile all’Italia: l’iscrizione costa di più e vi è una quota federale aggiuntiva, ma l’organizzazione del torneo fornirà le palline da gioco e non dovrete preoccuparvi di rifare il campo a incontro terminato; inoltre, alcuni club di alcuni Paesi possono rimborsarvi il costo di iscrizione ai tornei a cui partecipate (esclusa la quota federale), previa presentazione della fattura.
I risultati dei tornei con relativi punti acquisiti o persi vengono aggiornati sul sito della Federazione quasi in tempo reale, assieme alla vostra classifica attuale statica e a quella dinamica. Cosa vuol dire classifica dinamica? Si tratta della proiezione di quale sarà la vostra classifica al prossimo aggiornamento di metà o di fine stagione, in base ai risultati fino a quel momento conseguiti, ma anche in base ai risultati che hanno maturato i vostri avversari. E’ dinamica perchè si modifica continuamente: ad esempio, se avete perso con un giocatore di tre categorie inferiori alla vostra ma molto forte, non disperate. Se quel giocatore a fine stagione salirà, come presumibile, di molte categorie, i punti che avete perso verranno modificati, e presumibilmente saranno zero. Esiste inoltre una classifica personale, ossia quella che poi vi permetterà di salire o scendere di livello, e poi la cosiddetta “race”, ossia la classifica dei punti conseguiti in base ai tornei, per cui sul sito della Federazione si può tipicamente consultare la vostra posizione nella race nazionale, regionale, o addirittura restringere la ricerca al vostro piazzamento nella race dei vostri compagni di club.
Alcuni Paesi come la Germania hanno anche dei veri e propri social network del tennis, che pescano i vostri dati e risultati dal sito ufficiale della Federazione, vi mettono in contatto con altri giocatori, a cui potete richiedere l’amicizia, e vi mostrano un sacco di dati, statistiche, istogrammi e grafici, come se foste dei veri professionisti: un modo intelligente per stimolare gli appassionati all’attività agonistica.
I campionati a squadre avvengono con modalità simile a quella italiana, con categorie e gironi. La formula estiva in molti paesi prevede 6 singolari e 3 doppi, quella invernale (nei Paesi in cui esiste) prevede “solo” 4 singolari e due doppi ma non è previsto pareggio: nella modalità invernale una delle due squadre dovrà vincere per forza, che sia per differenza set o game. Il partecipare ai campionati a squadre all’estero è stata personalmente una delle esperienze più belle che io abbia fatto: il clima è di aggregazione e di grande amicizia, esistono dei rituali non scritti come ad esempio il fare colazione tutti insieme la mattina prima dell’incontro oppure andare a cena la sera tutti insieme al termine dei match; finiti gli incontri di singolare, il club ospitante allestisce il pranzo (offerto) per i giocatori di entrambe le squadre, che quindi possono mangiare assieme e fare conoscenza. In generale, il partecipare ai campionati a squadre è qualcosa che i giocatori, assieme ad amici, fidanzate, mogli e figli amano fare per passare un sabato o una domenica diversa, unendo il tennis alla famiglia.
A voi amatori o giocatori di categoria che dovrete trasferirvi fuori dagli italici confini, auguriamo un buon divertimento ovunque vi trasferiate, sperando che questo articolo vi possa risultare utile, e, come sempre, buon tennis!